Maria Antonietta Gatti e Stefano Montanari bocciano il vaccino contro il Covid-19. “Non ne sappiamo ancora nulla, siamo convinti che non funzionerà”, dichiarano.
L’annuncio è stato dato ieri durante la prima giornata degli Stati Generali. In Italia arriverà entro la fine del 2020 la prima scorta del vaccino da somministrare per risultare immuni al Coronavirus. A renderlo noto è stato il ministro per la Salute Roberto Speranza, il quale ha annunciato il via libera per 400 milioni di campioni in tutta Europa. Il provvedimento è stato firmato proprio nella giornata di ieri, alla presenza di Italia, Germania, Francia e Olanda. Tuttavia, le ultime novità a dir poco incoraggianti per quanto riguarda il vaccino non incontrano il favore di tutti.
Resta particolarmente schierato contro al vaccino il movimento che è notoriamente opposto a questo genere di pratiche. Stiamo parlando del movimento no-vax, che conta sul parere di studiosi e ricercatori che valutano da sempre delle soluzioni alternative. È anche il caso di Maria Antonietta Gatti e Stefano Montanari, moglie e marito che hanno dedicato la loro vita allo studio delle nanoparticelle. Sono tra gli studiosi in prima fila, almeno in Italia, nelle battaglie contro la somministrazione di vaccini per i cittadini di tutte le età.
La condanna di Gatti e Montanari contro il vaccino contro il Coronavirus, prodotto presso l’Università di Oxford e annunciato ieri dal ministro Speranza, resta molto forte. Tanto che, contattati dalla redazione Salute di Adnkronos, hanno fatto capire in maniera aspra che il provvedimento che arriverà in Italia durante l’autunno non porterà alcun beneficio sul piano della salute. “Gli italiani saranno le cavie per un vaccino che non funzionerà”, così hanno tuonato i professori Gatti e Montanari. Di fatto, secondo loro, il farmaco in arrivo dal Regno Unito non sarà utile.
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Nel corso del proprio intervento, i due scienziati no-vax ritengono che non siano stati fatti degli studi accurati e approfonditi per dare conto della bontà di questo vaccino. Secondo i professori Gatti e Montanari, infatti, l’Italia sta “comprando un vaccino su cui ancora non sappiamo nulla”. La loro tesi poggia sul fatto che al mondo sono presenti ben 183 ceppi diversi di Coronavirus, uno dei quali è il Covid-19 che ha causato migliaia di morti in tutto il mondo. “Come possiamo pensare che questo vaccino possa difenderci da tutti? Questa malattia – concludono – non è vaccinabile”.