Speranza: “Uccideremo il Coronavirus grazie al patto sul vaccino”

Il ministro della Salute si lascia andare dopo l’annuncio dei 400 milioni di campioni in arrivo entro fine anno. “Usciamo a testa alta dall’emergenza degli ultimi mesi e programmiamo il futuro”, dichiara Speranza.

roberto speranza

Roberto Speranza è al settimo cielo dopo l’accordo stipulato ieri con gli altri Paesi membri dell’Unione Europa. Il ministro della Salute ha preso atto di un vero e proprio patto continentale per la diffusione del vaccino per sconfiggere il Coronavirus. Ci saranno a disposizione 400 milioni di campioni entro la fine del 2020. E Speranza, intervistato per l’edizione odierna del Corriere della Sera usa termini carichi di entusiasmo dopo aver concluso l’accordo con Germania, Francia e Olanda. Anche perchè era necessario dare una sterzata dopo il grande lavoro svolto all’Università di Oxford.

“Con questa firma l’Italia è in prima fila nella grande sfida mondiale per la ricerca del vaccino, esce a testa alta dalla drammatica esperienza di questi mesi e pianifica il proprio futuro”, ha dichiarato Speranza. Il ministro ha sottolineato anche le parole di elogio spese da Sassoli, Gentiloni, Michel e von der Leyen, secondo i quali è stata tracciata la strada. Anche perchè come ci tiene a sottolineare Speranza, c’è molta Italia in questo lavoro: “È il riscatto di un Paese che è stato colpito duramente per primo e che adesso si vuole rialzare. Un pezzo significativo del processo produttivo si realizzerà da noi, grazie a due importanti realtà di Pomezia e Anagni”.

Il ministro Speranza è tornato anche sui dettagli dell’accordo con gli altri Stati membri dell’Unione Europea. “Abbiamo fatto un accordo per 400 milioni di dosi, di cui i primi 60 milioni saranno disponibili a partire dall’autunno – ha spiegato – . L’Italia è nel gruppo di testa, fra i Paesi che devono gestire il vaccino”. E ha voluto sottolineare anche le modalità di somministrazione: “Il vaccino lo paga lo Stato, verrà distribuito gratis a cominciare dalle classi più a rischio. Stiamo parlando del vaccino più avanti di tutti, la cui sperimentazione sull’uomo è partita ad aprile”.

Roberto Speranza – meteoweek.com

Ovviamente non c’è la men che minima intenzione di spingere più di tanto. Anche perchè, come rivela lo stesso Speranza durante l’intervista, l’atteggiamento da seguire “resta quello della prudenza. La svolta vera ci sarà quando l’Agenzia europea per i medicinali darà il via libera”. Dunque si chiude una partita fondamentale per la salute dei cittadini dei Paesi membri dell’Unione. E sull’eventualità di una seconda ondata di contagio, il ministro appare sicuro: “Stiamo già lavorando per essere pronti, non dobbiamo mai pensare che il nemico sia vinto”.

Speranza tra Stati Generali e indagini

Poi Speranza si è occupato dei temi interni. In primis i tanto discussi Stati Generali: “Penso siano una occasione straordinaria di confronto, che ci darà una spinta vera per la ripartenza. Questo governo ha tutte le energie e le forze per poter interpretare la fase di ricostruzione”. Il ministro della Salute scaccia via le voci di rimpasto, anche perchè questo è “il momento delle grandi idee e non di discutere di caselle”. Speranza invoca anche un maggiore afflato politico, magari con un’alleanza strutturale in vista delle prossime regionali: “Dobbiamo provarci in tutte le occasioni possibili”.

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Infine si parla delle indagini per la zona rossa di Alzano e Nembro. Anche sotto questo aspetto trapela grande tranquillità da parte del ministro: “Chiunque abbia avuto responsabilità a tutti i livelli deve essere pronto a rendere conto senza paura, con massima serenità e trasparenza”. Infine, anche a Speranza è stata fatta la fatidica domanda posta a Conte. Il ministro rifarebbe ciò che ha fatto durante l’emergenza, nello stesso modo? “Non lo so – risponde – . Ci sarà modo di ragionare su tutto e lo farò con la massima serietà. Quel che è certo è che ho sempre agito avendo a cuore la salute e la vita delle persone”.

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