“Fidanzarmi in casa con Di Battista? Anche no”. Questa la risposta di Matteo Renzi a Sky Tg24, una battuta, all’ipotesi di un’alleanza stabile con il M5S.
Tra Italia Viva e i cinquestelle, le distanze “sono innumerevoli”, ha sottolineato Renzi, molte più di quelle che lo separano dal Pd. Basti pensare al reddito di emergenza e ai temi come il giustizialismo. Ha osservato poi, il fondatore di Italia Viva: “Una cosa è tirare fuori l’Italia dalle sabbie mobili durante un’emergenza, evitare che arrivi un Presidente della Repubblica no euro: su queste cose noi diamo una mano” ma “pensare che io mi fidanzi in casa con Di Battista, anche no grazie“. Poi parlando degli alleati, ha spiegato: “Siamo una coalizione nata in un momento in cui c’era il rischio che Salvini avrebbe portato l’Italia e l’Europa in una situazione di crisi, una situazione, ad esempio, in cui la gestione dell’emergenza Covid sarebbe stata più simile a quella portata avanti da Bolsonaro che dalla Merkel. Quindi io rivendico con forza la ‘mossa del cavallò dell’estate scorsa”.
Matteo Renzi si è espresso anche in merito alla durata del governo: “La domanda va fatta al governo stesso. Un governo in Italia è in grado di durare solo se fa le cose… il mio augurio è che riesca a passare dalle chiacchiere ai fatti”. Critico invece con le opposizioni per aver disertato gli Stati generali. In particolare verso Salvini, che ha disertato Villa Pamphilj, preferendo però il Papeete per le sue linee programmatiche.
Dario Franceschini, il patto fra Pd e M5S
Ci pensa invece Dario Franceschini a rilanciare il patto fra Pd e M5S: “Con Di Maio stiamo lavorando in perfetta sintonia – dice a SkyTg24 – e lo ringrazio per il lavoro che sta facendo nel settore turistico dove ci sono competenze che riguardano entrambi i nostri ministeri e lui sta dando un contributo fondamentale”. Franceschini ha poi parlato del lavoro fatto in queste settimane. Da domani sarà infatti di nuovo permessa la circolazione delle persone tra Paesi europei. Tutto questo senza accordi bilaterali che avrebbero creato una “malsana competizione tra paesi”. Un risultato molto importante, sottolinea Franceschini, che il governo italiano ha ottenuto con un lavoro di squadra su tutti i tavoli europei.