Leni Lorenzato, 62enne di Vigodarzere, è stato investito dall’auto guidata da un 31enne ma di proprietà del padre. Quest’ultimo ha ricevuto un messaggio legato all’incidente in cui è rimasto ucciso il pedone.
C’è solo una cosa peggiore che investire e uccide una persona, specialmente se si tratta di un pedone investito mentre si è alla guida. Ovvero cercare di nascondere il delitto anche di fronte a fatti e prove evidenti. Questo è quanto è accaduto nella notte scorsa a Vigodarzere, in provincia di Padova, dove ha perso la vita un uomo di 62 anni. Leni Lorenzato, originario proprio del paesino veneto, è stato travolto da una vettura di proprietà di un altro anziano di 69 anni. La morte per il pedone è avvenuta sul colpo, ma solo dopo ci si è resi conto di ciò che era successo.
La vettura che ha investito il 62enne era guidata in quel frangente dal figlio del proprietario, che di anni ne ha 31. A far rendere conto dell’accaduto al padre era stato un messaggio, ricevuto dalla propria compagnia assicurativa. Veniva segnalato un sinistro stradale che aveva riguardato proprio l’auto di sua proprietà. Inevitabile è salita la preoccupazione per il 69enne, che ha provato a chiamare subito il figlio per capire cosa fosse accaduto. Il 31enne, subito dopo l’incidente che stava cercando di coprire in tutti i modi, aveva fornito una versione non del tutto convincente.
Il figlio, infatti, aveva detto al padre di aver preso una buca in via Busiago a Vigodarzere, poco prima di tornare a casa. Proprio nella stessa strada è avvenuto il fattaccio. Il pedone è stato sbalzato via dalla strada ed è morto sul colpo. Tra le altre cose, l’incidente era stato notato da una donna residente proprio in quella via, che ha subito chiamato i carabinieri per segnalare l’accaduto. I militari della stazione di Noventa Padovana si sono recati sul posto e hanno dovuto prendere purtroppo atto della morte sul colpo del signor Lorenzato.
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Quanto alla macchina con cui il pedone è stato travolto, il suo proprietario si è subito accorto che le cose non andavano nel verso giusto. Dopo essere tornato dal luogo dell’incidente, ha voluto subito controllare lo stato della vettura. E questa presentava alcune macchie di sangue, oltre a danni al paraurti. Da qui è divenuto semplice collegare tutti gli eventi per poi dare il via alla denuncia per omicidio stradale nei confronti del 31enne. Dal canto suo, l’autore dell’incidente ha continuato a sostenere di non ricordare nulla, fermo restando che dopo l’impatto non si è fermato per sincerarsi dell’accaduto.