La statua raffigurante il giornalista seduto a Milano è stata imbrattata. Sono stati trovati sul posto quattro barattoli di vernice spray. Si indaga sulla matrice di questo atto vandalico.
Un episodio che poteva essere previsto e che è effettivamente avvenuto nella giornata di ieri. È stata imbrattata la statua che raffigura Indro Montanelli, che si trova a Milano nei giardini pubblici intitolati proprio alla memoria dello storico giornalista. L’episodio di vandalismo è avvenuto nel pomeriggio di ieri, quando a un certo punto il monumento costruito in onore di una delle penne più raffinate dello scorso secolo è stato colorato di rosso e di nero. Questi i colori delle bombolette spray usate affinchè la statua venisse imbrattata.
Sul corpo di Indro Montanelli, che nella statua imbrattata è scolpito mentre è seduto a leggere, è stata spruzzata vernice rossa. Sulla base del monumento, invece, campeggia una scritta in nero “Razzista stupratore”. Il riferimento è ovviamente al fatto che Montanelli amò una ragazzina di appena 13 anni. E questo, in base alla recente ondata di proteste e manifestazioni di stampo anti-razziale, non può essere accettato dalla società moderna. Per questo motivo la statua è stata imbrattata, anche se ora le forze dell’ordine si sono messe alla ricerca dei presunti autori dell’atto di vandalismo.
Gli agenti della Digos stanno provando ad acquisire quante più prove per risalire agli autori dell’imbrattamento della statua. L’indagine potrebbe durare qualche giorno, visto che le telecamere di videosorveglianza presenti nel parco e nelle attività sono operative, ma ci sono alcuni punti per raggiungere la statua che non sono coperti dalle inquadrature. E di fronte a un piano ben congeniato potrebbe esserci poco da fare. Anche perchè si fa un gran parlare da qualche giorno di questo monumento dedicato a Indro Montanelli, tanto che si vociferava addirittura di una sua rimozione.
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C’era stata una forte presa di posizione da parte delle istituzioni locali della Lombardia, contro la rimozione della statua poi imbrattata. Dal sindaco di Milano Beppe Sala al governatore lombardo Attilio Fontana. Passando per il presidente dell’Anpi milanese Roberto Cenati, il quale ricorda il motivo per cui il monumento è stato eretto. “Nessuno vuole difendere quel passato. Ma ricordo che il monumento a Montanelli è stato costruito a pochi passi da dove fu gambizzato dai brigatisti. Ha un significato particolare, questa statua. Quei terroristi avevano voluto colpire la libertà di stampa. Sono preoccupato per questa deriva iconoclasta che vuole emendare la storia”.