Nella notte tra giovedì e venerdì a Rimini un uomo di origine magrebina ha creato disordini, agitando spranghe e gettando per strada sedie prese da un locale. Era insieme alla compagna sudamericana, anche lei incline ad alimentare i comportamenti dell’uomo.
A Rimini, nella notte tra giovedì e venerdì, è salita improvvisamente la tensione. Un uomo di origine magrebina, di 47 anni, ha perso la testa, seminando il caos. Insieme a lui, anche la compagna sudamericana, 37 anni. La tensione ha iniziato a salire intorno alle 22 ed è rimasta alta fino a mezzanotte, in zona lungomare. Stando a quanto emerso, la coppia era sembrata da subito in forte stato d’alterazione. Un’ipotesi poi confermata dagli esami successivi: è stata rilevata, infatti, la presenza di alcol e sostanze stupefacenti. Un mix che li avrebbe condotti a litigare violentemente per strada e a fermare il traffico, scaraventando per terra oggetti di vario tipo, tra cui sedie prese dal locale adiacente, cassonetti e fioriere. Poi le urla, al seguito delle quali la tensione è diventata sempre più tangibile: l’uomo, brandendo degli oggetti e sbattendoli tra di loro, avrebbe urlato “Allah Akbar! Allah Akbar!”. Ad assistere, spaventate, le persone all’interno delle vetture bloccate e affacciate dai balconi di case e hotel.
Ed è proprio da loro, infatti, che è arrivata la segnalazione. Sul posto sono arrivate un’ambulanza e due pattuglie della polizia. Poi una terza volante a portare sostegno. Ma all’arrivo del 118, la situazione non si è di certo calmata, anzi: i due si hanno riversato la propria ira sul personale medico-sanitario, preso a sprangate. La situazione sembra essersi calmata solo con l’intervento delle forze dell’ordine, non con pochi sforzi: i due avrebbero continuato a fare resistenza per non salire sull’ambulanza. Stando a quanto riportato dal Giornale, non sono mancate frizioni anche con le forze dell’ordine, alle quali l’uomo avrebbe rivolto le seguenti frasi: “Questa è la legge del vostro Paese di m… se voi mi toccate, io vi denuncio. Qua voi siete solo dei cogl…”. A causa dei disordini i due sono stati, poi, portati in questura e arrestati per resistenza al pubblico ufficiale. Tra i motivi dell’arresto, anche danneggiamento aggravato. Sembrerebbe che al mattino i due siano stati processati per direttissima. Il giudice avrebbe dunque disposto per entrambi il divieto di dimora a Rimini.
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