Nella notte sei agenti della polizia penitenziaria sono stati aggrediti da due detenuti: nel carcere è in corso un’indagine per tortura.
E’ nel caos il carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Una rivolta dei detenuti è in corso, dopo che l’11 giugno sono arrivati gli avvisi di garanzia per 44 agenti penitenziari, indagati nell’ambito dell’inchiesta sui presunti pestaggi avvenuti nell’istituto di pena casertano lo scorso 6 aprile. Hanno preso il controllo del dipartimento ‘Danubio’, lo stesso dove sono indagati 57 poliziotti dalla Procura per reati di tortura, violenza privata e abuso di potere. La rivolta ha portato a scontri fisici con la polizia penitenziaria, sei agenti sono stati feriti. Un agente ferito è stato colpito da “un detenuto che la scorsa notte aveva già aggredito alcuni poliziotti penitenziari – dice Leo Beneduci, segretario generale dell’Osap – I poliziotti sono da soli ad affrontare queste emergenze e il ministro Bonafede è completamente assente”. C’è grande tensione, grande paura. È in corso una “trattativa” nel carcere, spiega il segretario regionale del Sinappe, Pasquale Gallo. Insieme con l’amministratore delle carceri campane Antonio Fullone, il vice capo del Dap Roberto Tartaglia, c’è anche il procuratore aggiunto di Santa Maria Capua Vetere Alessandro Milita. Al momento, riportano sempre i sindacati, sono otto gli agenti rimasti feriti. “I colleghi si rifiutano di andare a fare servizio. Se sono indagati per tortura non possono entrare (durante la rivolta, ndr) altrimenti rischiano di aggravare la loro posizione a livello giudiziario”, dice Vincenzo Palmieri, sindacalista dell’Osapp. Che aggiunge: “Stanotte sono stati torturati nostri colleghi, presi a sprangate e feriti con le lamette. I torturati siamo noi e non loro”.
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Nel reparto dov’è in corso la rivolta sono ristretti alcune decine detenuti cosiddetti «problematici». All’esterno dell’istituto di pena sono arrivate le forze dell’ordine. Tra esse la polizia di Stato. «Uno dei due detenuti che la scorsa notte resisi protagonisti dell’aggressione a sei poliziotti della Penitenziaria – dice Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp, in un video postato su Youtube – ha colpito ancora. Ha aggredito un altro agente poi soccorso con un’ambulanza. I poliziotti sono da soli ad affrontare queste emergenze e il ministro Bonafede è completamente assente». La situazione deve essere risolta il prima possibile.
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