Nelle prime ore di questa mattina, la guadia di finanza di Catania ha sequestrato dei tonni rossi per oltre una tonnellata: tutti e sei gli esemplari sono stati pescati illegalmente. Scattate due sanzioni.
Giornata di sequestri, quella di oggi 13 giugno. Se nel Milanaese la guardia di finanza ha eseguito un ordine di confisca dei beni del boss Bartolo Bruzzaniti – per un valore di oltre un milione di beni patrimoniali – nel Catanese sono stati confiscati dei prodotti ittici che stavano per finire illegalmente prima nel mercato, poi nelle tavole degli ignari italiani.
Il sequestro è avvenuto nelle prime ore di questa mattina, nella zona marinara di Acitrezza, una frazione di Aci Castello. La guardia di finanza di Catania ha dunque confiscato ben sei tonni rossi, dal peso complessivo di 1.120 chilogrammi. Gli animali erano stati stipati all’interno di un furgone – lo stesso mezzo che è stato fermato dalle Fiamme gialle mentre era in viaggio, e sottoposto a una normale attività di controllo. Secondo quanto si apprende, però, proprio da questo controllo sarebbe scattata la segnalazione: da quanto è emerso in seguito, infatti, quegli esemplari di pesce erano stati tutti pescati illegalmente.
LEGGI ANCHE: Napoli, spaccio in villa senza sosta: 80 clienti al giorno per comprare la droga
LEGGI ANCHE: Rubano identità a giornalista e prendono prestiti per 100 mila euro
Tonni pescati illegalmente, non destinabili al consumo umano
Il pescato incriminato è stato ritrovato oggi, dalla guardia di finanza di Catania, all’interno di un veicolo fermato per un controllo nella zona marinara di Acitrezza, frazione di Aci Castello. Secondo quanto si apprende, sia il conducente del veicolo che anche l’occupante che era insieme a lui non sarebbero riusciti a fornire tutta la documentazione prevista e necessaria per la normativa comunitaria e nazionale. Questo tipo di documentazione, che è tra l’altro specifica per il tonno rosso, serve a identificare la provenienza del prodotto ittico e di poterlo immettere nel mercato legalmente.
LEGGI ALTRE NOTIZIE DI CRONACA: CLICCA QUI
La mancanza dei documenti e dei certificati richiesti dalle Fiamme gialle, allora, ha fatto scattare immediatamente il sequestro, con conseguente contestazione di una sanzione amministrativa, di tutti e 6 i tonni trasportati dal furgone. I pesci sequestrati, tra l’altro, sono stati poi controllati e visionari da alcuni dei veterinari dell’Asp di Catania. Secondo quanto rilevato da questi ultimi e dai controlli effettuati sulla carne degli animali, è stata dichiara la non invendibilità del pescato. Tutti e sei gli animali, infatti, sono stati dichiarati non destinabili al consumo umano e per questo consegnati infine in discarica per poterne effettuare la relativa distruzione a spese dei responsabili.