Un medico in famiglia, vi ricordate di Torello? Eccolo oggi a 67 anni

Noto per aver ricoperto il ruolo di Torello in Un medico in famiglia, che fine ha fatto Francesco Salvi?

Torello in un medico in famiglia

Francesco Salvi ha vestito i panni di Augusto Torello, meglio conosciuto come Torello, in Un medico in famiglia. Nella nota serie è stato il grande amore di Cettina dopo Giacinto e soprattutto artefice di alcune scene particolarmente esilaranti. Di professione becchino, lui perde fin da subito la testa per Cettina, mentre lei all’inizio è un po’ diffidente per via soprattutto della precedente delusione d’amore. Alla fine i due diventano marito e moglie e dalla loro storia nasce il piccolo Eros. Torello, però, esce di scena nella sesta stagione, con la storia tra i due che sembra essere finita per sempre. Ma che cosa fa oggi Francesco Salvi?

Francesco Salvi oggi

Dopo Un medico in famiglia Francesco Salvi ha preso part alla terza edizione del reality La Fattoria, e nel 2006 ha ricoperto il ruolo di maestro di comicità della cantante Syria nel corso dello show televisivo Comedy Club. Da sempre appassionato di musica, Francesco Salvi ha vinto 5 volte il Disco di platino e 7 volte il Disco d’oro.

Nel 1989 è arrivato settimo al Festival di Sanremo e partecipato alla nota kermesse canora altre due volte. Nel 2005 ha scritto il testo italiano della canzone Kosa, vincitrice dello Zecchino d’Argento come migliore canzone straniera. Nell’agosto del 2009, invece, è uscito il suo ultimo singolo dal titolo Abbandonato. Salvi ha inoltre preso parte ad Un passo dal Cielo 3 e alla fiction Rai La dama velata.

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Anche pittore, nel corso di un’intervista rilasciata a Off qualche tempo fa, Salvi ha dichiarato: “Sono sempre stato multitasking appunto, ho sempre fatto tante cose e ho cominciato tra l’altro proprio come pittore. Durante il liceo ho fatto la scuola d’arte, mi sono iscritto a dei corsi e sono entrato nel giro delle mostre e delle esposizioni d’avanguardia. Ho continuato per un po’ a dipingere e poi però ho lasciato per fare altre cose, non ho voluto sovrapporre i quadri con la comicità che in quel momento era ciò che di più volevo inseguire”.