Sala contro Governo: Stati Generali? Chi sta sul territorio sparisce. E sull’operato del Governo dà 6,5. Poi attacca Gallera: si è un po’ montato la testa
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ne ha per tutti, in un colloquio nella trasmissione Centocittà di Rai Radio 1. Parlando degli Stati Generali e dell’esclusione di sindaci e governatori dall’evento, commenta:”Questa è la realtà, quando c’è da riflettere sul Paese chi sta sul territorio sparisce, è incredibile“.
Poi attacca:”Io non sono stato invitato. Non ambisco a farne parte però vedo che siamo in un Paese buffo perché molti dei politici più bravi in Italia, e mi tolgo da
questo, stanno sul territorio, sono capaci di gestire con rapidità le situazioni. Poi quando si tratta di ripensare al futuro del Paese così non è. Io non voglio essere provocatorio ma noi abbiamo sul territorio politici con una grandissima esperienza e abbiamo ministri che sono capitati lì per una decisione dell’ultima notte. E dico
nella storia non solo in questo governo“.
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Il sindaco parla poi dell’operato del Governo durante l’emergenza Coronavirus e dà “un sei e mezzo, sapendo però che la parte difficile comincia ora“. E sulla Regione Lombardia, voto “insufficiente“. In un’intervista rilasciata al Giorno attacca l’assessore al Welfare Giulio Gallera, dicendo di “l’impressione che nella fase iniziale si sia montato un po’ la testa. Quando c’era bisogno assoluto di lui credo
facesse tre, quattro presenze televisive al giorno. Il mio giudizio è negativo”.
Infine, per quanto riguarda una sua possibile ricandidatura a sindaco di Milano, commenta:”Se voglio stare in politica la soluzione più logica penso sia quella di ricandidarmi perché mi trovo bene in questo ruolo, da sindaco unisco visione politica e pragmatismo“. Sala dice di non avere ulteriori ambizioni, ma “sono molto stanco per cui ci penserò“.