L’ex premier Monti loda Conte: “Capacità inattese, faccia un suo partito”

L’economista ed ex premier Mario Monti in un’intervista a La Stampa: “Conte ha dimostrato di saper fare, anche in maniera inattesa. Probabilmente dovrebbe pensare a fare un partito suo”. Secondo i sondaggi, avrebbe un consenso tra il 12 e il 15%

L’ex premier Mario Monti

Giuseppe Conte fondi pure un suo partito, però faccia attenzione, “segua la coscienza” e soprattutto “sgomini il caravanserraglio di superficialità e di comunicazione imbonitrice senza precedenti di cui è alla guida”, metta “in conto di non essere capito” e criticato. E’ quanto afferma l’ex presidente del Consiglio Mario Monti, in un’intervista al quotidiano La Stampa.

Monti consiglia a Conte di “ascoltare la coscienza, di capire dove lui vorrebbe vedere l’Italia tra qualche anno, di capire quali rischi secondo lui corre il nostro Paese, che contributo può dare lui all’Italia, che altri non possono dare, se quel contributo può darlo meglio con un suo partito o in altro modo”.

“Il presidente del Consiglio può aumentare la sua popolarità”

Ma oggi “vive in un contesto diverso” rispetto all’esperienza che l’ex Commissario europeo fece a capo del governo. “Il suo primo governo ha soprattutto ‘dato’: quota 100 e reddito di cittadinanza in primis. Misure non ideali per la finanza pubblica, ma ottime per far crescere il consenso”, ha spiegato Monti. “La coalizione Conte 2, dopo la terribile fase di ‘apnea’ da coronavirus appare lanciata verso politiche di erogazione di abbondanti fondi. Non sarà facile impiegare tutti questi soldi in modo corretto e produttivo, ma per governo e premier è una situazione favorevole senza precedenti, dal punto di vista della popolarità”.

conte giulio regeni
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte

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Userebbe il termine “trasformista” per Conte? “Tra il Conte 1 e il Conte 2 il trasformismo è stato evidente nello stesso premier, come nel M5se, in qualche misura, nel Pd”, ha precisato Monti. “Detto ciò, alla prova dei fatti Conte ha rivelato doti inattese, in particolare nella politica interna”.

Cosa dicono i sondaggi? Il partito di Giuseppe Conte può valere anche il 15 per cento. Lo dice l’ultima rilevazione Emg Acqua per Agorà (Rai3) che conferma dunque una fetta di elettori potenziale che seguirebbe in particolare la figura del capo del governo. Le dinamiche che ne seguirebbero, secondo questi dati che confermano quelli di altri istituti, sarebbero quelle di un prosciugamento di preferenze sia al Pd – che avrebbe circa 5 punti in meno – sia al M5s.

Anche in questo caso con un drenaggio di 5 punti. A sorpresa, però, a perdere di forza sarebbero i partiti più lontani, sulla carta, dal presidente del Consiglio: sia dentro la maggioranza (Italia Viva perderebbe un punto netto) sia all’opposizione. In particolare la Lega perderebbe un po’ più di un punto, lo stesso accadrebbe ai Fratelli d’Italia, mentre Forza Italia cederebbe lo 0,8

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