Il premier svela i contenuti del nuovo piano a sostegno, in particolare delle madri che lavorano. Il ministro Bonetti fa da eco a Conte: “L’Italia ripartirà dalle famiglie”.
Una nuova conferenza stampa in cui è stato svelato l’ultimo più recente provvedimento del Governo. Nel corso dell’ultimo discorso alla nazione, con i giornalisti pronti a fare domande e a svelare le proprie perplessità, Giuseppe Conte ha parlato anche del Family Act. Si parla del nuovo pacchetto di misure a sostegno delle famiglie, fortemente colpite dall’emergenza causata dal Coronavirus. Il piano è stato redatto al ministro della Famiglia Elena Bonetti, la quale non ha saputo trattenere la soddisfazione per l’approvazione del Family Act. E ci ha pensato Conte a presentarlo alla nazione.
“ll Family act – ha detto per sommi capi il premier – sosterrà la genitorialità e servirà a contrastare la denatalità, favorire la crescita dei bambini e giovani e la conciliazione della vita familiare con il lavoro, soprattutto femminile”. Conte ha dunque annunciato questo nuovo provvedimento le cui radici affondano ormai da quasi un anno. Era lo scorso mese di ottobre quando, durante l’ultima Leopolda, il ministro Bonetti presentò questo piano. Un assegno universale per i figli, il contributo per le rette degli asili nidi e le scuole materne, ma anche il congedo per i neo papà fino a dieci giorni e un’indennità integrative per le mamme al rientro dai suddetti congedi.
Eppure non c’era stato un percorso lineare prima dell’approvazione del Family Act annunciato ieri da Conte. Nel pomeriggio di ieri, infatti, si è assistito a un duro scontro tra Italia Viva e Partito Democratico. Due esponenti del Pd, il deputato Stefano Lepri e il capogruppo in commissione Sanità e Welfare Elena Carnevali, avevano parlato di “richiesta di stralcio sulla parte dedicata all’assegno unico per i figli” da parte degli esponenti di Italia Viva. I quali, al termine dell’incontro concluso in serata, hanno fatto sapere che “non c’è stato nessuno stralcio, il testo approvato contiene l’assegno universale”.
Cos’è il Family Act annunciato da Conte
Ma nel dettaglio, in cosa consiste questo Family Act? Ecco alcune tra le misure in esso contenute: ha un importo minimo per i nuclei familiari con uno o più figli a carico, cui viene aggiunta una quota variabile determinata per scaglioni dell’ISEE; viene erogato ogni mese con denaro o con il riconoscimento di un credito fiscale; è attribuito per ciascun figlio fino al compimento dei 18 anni di età; a partire dall’eventuale terzo figlio, l’importo dell’assegno viene maggiorato del 20%; l’assegno non concorre a formare il reddito complessivo; non rileva per il calcolo del reddito ai fini del riconoscimento delle prestazioni di welfare; nell’erogazione si tiene conto dell’età dei figli a carico; viene incrementato per ciascun figlio affetto da disabilità.
Leggi anche -> L’ex premier Monti loda Conte: “Capacità inattese, faccia un suo partito”
Leggi anche -> “Errori decisivi? Il Pronto Soccorso di Alzano e la mancata zona rossa”
Per varare l’assegno universale che è alla base dal Family Act, verranno abrogate tutte le attuali prestazioni per le famiglie. Ne consegue un risparmio per circa 16 miliardi di euro, che verranno tolti dalle detrazioni, dagli assegni e dai bonus e andranno a comporre l’assegno universale. Per evitare il rischio che le famiglie con reddito medio-basso percepiscano un assegno più basso, è allo studio una manovra per mettere da parte ulteriori 7 miliardi. Il Family Act viene salutato con soddisfazione dal ministro Bonetti: “Un sogno grande iniziato alla Leopolda. Il primo piano integrato per le politiche familiari nel nostro paese. L’italia riparte dalle famiglie”.