Il candidato alla corsa presidenziale, Joe Biden, si scaglia contro la politica di Facebook in merito al fact checking: “basta fake news, servono regole chiare”. La risposta del social network: “proteggeremo il discorso politico”.
Joe Biden si è scagliato di recente contro Facebook, accusando il colosso americano di non essere riuscito a bloccare e fermare la diffusione di notizie false, la disinformazione virale e le finte inserzioni elettorali che stanno dilagando in questo periodo sulla piattaforma.
“Gente, abbiamo già visto nel 2016 cosa può succedere quando le piattaforme social vengono lasciate incontrollate, consentendo alla disinformazione di dilagare. Mette a rischio l’integrità delle nostre elezioni. Non possiamo semplicemente lasciare che accada di nuovo nel 2020”, ha scritto Biden in un suo ultimo tweet.
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La campagna di Joe Biden si è ora indirizzata verso un pressing nei confronti di Facebook, social network ha cui è stato chiesto di controllare fonti e contenuti, bloccare le fake news e promuovere informazioni verificate. Con l’hashtag #MoveFastFixIt che è già diventato virale tra gli elettori democratici, e con una lettera aperta firmata da lui stesso in persona, Biden invita quindi Mark Zuckerberg a una risposta, soprattutto attiva, in merito alla situazione che ora sta coinvolgendo i social media – Twitter compreso.
In particolare, nella lettera scritta dal candidato viene ricordata la fabbrica di troll russa che ha influenzato le elezioni presidenziali americane del 2016 – fatto che viene menzionato anche nell’ultimo tweet del democratico. Per questo, allora, la richiesta che viene avanzata a gran voce è quella di “regole chiare – applicate a tutti, incluso Donald Trump – che vietino comportamenti minacciosi e menzogne su come partecipare alle elezioni”. Oltre al fatto che , per lo meno nelle due settimane precedenti al voto, tutte le inserzioni politiche dovranno essere sottoposte a stretti controlli di fact checking prima di poter essere pubblicate e diffuse sulla piattaforma.
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In merito a una simile campagna “anti fake news”, la risposta di Facebook non si è fatta attendere troppo. “Proprio come hanno fatto con le reti di trasmissione televisive – alle quali il governo degli Stati Uniti proibisce di rifiutare campagne pubblicitarie a sfondo politico – i politici eletti dal popolo dovrebbero stabilire le regole e noi le seguiremo. Sono in dirittura di arrivo le elezioni di novembr, e perciò proteggeremo il discorso politico, anche quando siamo fortemente in disaccordo con questo”, ha infatti scritto la società in un suo post sul blog ufficiale.
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