Vittorio Feltri e Pierluigi Diaco - Fonte: Facebook
Noto per la sua lingua tagliente, Vittorio Feltri si è reso di recente protagonista di una battuta nei confronti di Pierluigi Diaco che non è passata inosservata.
In onda su Rai 1 con la sua trasmissione Io e Te, Pierluigi Diaco è ormai noto per apparire sul piccolo schermo in compagni del suo amico a quattro zampe, ovvero un Vittorio Feltri e Pierluigi Diaco. Presenza fissa della trasmissione pomeridiana, il direttore editoriale di Libero, Vittorio Feltri, ha scritto un tweet che non è passato di certo inosservato. Feltri ha infatti scritto: “Caro Diaco conduttore di “Io e Te” su Rai Uno: per favore lascia in pace quel povero cagnolino al quale stai sui co***ni“.
Qualche mese fa il noto giornalista è stato ospite della versione notturna di Io e Te e già all’epoca aveva fatto cenno alla presenza del cagnolino in studio, anche se le sue parole, in quel caso, erano state più carine. A posteriori, però, molto probabilmente già all’epoca dietro alle sue parole vi era una certa ironia. Feltri aveva infatti affermato: “Ho una curiosità: ti ho visto con un cagnolino meraviglioso, io amo gli animali, vorrei che tu lo intervistassi! (…) Ugo mi sembra meraviglioso!”.
Sempre su Twitter Vittorio Feltri ha scritto: “Quasi nessuno sa che cosa siano gli Stati generali, ma tutti sanno che non servono a un ca**o“. Ospite di Mario Giordano su Rete 4 nel corso della trasmissione Fuori dal coro, Vittorio Feltri ha anche parlato di immigrazione. A tal proposito ha dichiarato: “Gli immigrati non possono essere addossati solo all’Italia, devono essere sparpagliati in tutta Europa. L’immigrazione è un fenomeno che esiste da quando esiste il mondo, le persone cercano una vita migliore e più tranquilla- Però se l’immigrazione non la governi diventa una minaccia. E per noi è diventata non solo una minaccia ma un problema incredibile”.
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Per poi aggiungere: “Possiamo anche ricevere dei clandestini, ma per mancanza di risorse ed organizzazione abbandonarli nelle strade delle città, dove non sanno come trascorrere le giornate, porta la gente ad arrabbiarsi“.
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