A Valdera seminano paura con azioni violente e armi. Dodici arresti a seguito dell’operazione “Doppio gioco” dei Carabinieri di Pontedera
A Pisa un’indagine dei carabinieri ha portato all’esecuzione di 12 misure di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari per estorsione aggravata in concorso, detenzione e porto abusivo di armi, danneggiamento con incendio, furto e ricettazione. Il tutto è avvenuto per controllare il territorio legato allo spaccio di droga.
L’operazione “Doppio gioco” condotta dai Carabinieri di Pontedera è terminata questa mattina. Sono 12 le misure cautelari: 3 custodie in carcere, 7 arresti domiciliari e 2 obblighi di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Le persone coinvolte vivono tutte in Valdera e muovevano i loro traffici tra Pontedera, Ponsacco e Casciana Terme-Lari. Si tratta di 8 italiani, 3 albanesi ed un rumeno.
A parlare dell’operazione è durante una conferenza stampa il capo dell’ufficio Alessandro Crini sottolineando come “le dinamiche riscontrate fossero quelle di un gruppo particolarmente agguerrito, armato e che agiva in maniera coordinata. Gli accertamenti sono avvenuti con modi tipici del contrasto alle associazioni a delinquere. L’area di Pontedera è particolarmente vivace, nonostante possa essere ridotta come grandezza rispetto a Pisa. Operazioni come questa, per cui faccio i complimenti a tutte le forze coinvolte, possono avere un grande impatto sul territorio”.
A capo del gruppo sembra esserci stato un uomo di 42 anni con i due figli, di 24 e 22 anni. I tre non abitavano insieme: il padre a Castelfranco di Sotto, il fratello maggiore a Casciana Terme-Lari mentre per l’altro il provvedimento è stato notificato a Bari. Per tutti è stata contestata la recidiva per spaccio.
L’indagine
L’indagine è scattata dopo la denuncia di atto intimidatorio del 13 settembre 2019. La vittima era però collegata al gruppo criminale. L’uomo infatti aveva comprato una partita di cocaina per 800 euro, ma senza pagare. Il padre con i due figli, a seguito del mancato pagamento, hanno crivellato con 6 colpi di pistola il furgone dell’acquirente. Nonostante gli affari tra i quattro durassero da parecchio tempo, la vittima ha deciso comunque di rivolgersi ai carabinieri.
Con la partenza delle indagini sono emerse diverse situazioni tra le quali l’incendio di un’auto il 6 gennaio scorso a Ponsacco. Il loro obiettivo era quello di colpire il padre di un tossicodipendente con i debiti non pagati. Ma sbagliarono auto. Inoltre, sono stati effettuati 4 arresti di flagranza di reato e sequestrati 50 grammi di cocaina, 360 di marijuana e 20 di hashish. A questi si aggiungono 3 pistole, una di queste trovata questa mattina e che secondo accertamenti, la famiglia l’avrebbe venduta per 500 euro ad uno degli albanesi e che durante le intercettazioni, fu definita come “quella usata in quell’omicidio”. I carabinieri indagano per capire se si tratta di voci o un atto su cui indagare.