Trasportavano droga dall’Albania alla Puglia, scattate oggi 17 misure cautelari con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti: sequestri e arresti in varie città d’Italia.
Sono 17 le persone finite oggi sotto custodia cautelare, con 13 sottoposti ai domiciliari e 4 all’obbligo di dimora. L’accusa è quella di traffico internazionale di droga dall’Albania verso verso la Puglia, un illecito sul quale hanno lavorato e indagato i militari della Guardia di Finanza. Il provvedimento, chiesto dalla Procura di Brindisi e dalla Dda di Lecce, ed emesso dal Gip salentino, ha fatto scattare le manette agli indagati che risiedevano nelle province di Brindisi, Taranto, Roma, Arezzo, Rimini, Forlì e Matera.
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Operazione “Beached”, sequestri e manette per i trafficanti di droga
Questa mattina di giovedì 11 giugno, i Finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi e del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, hanno messo in manette 17 indagati residenti nelle province di Brindisi, Taranto, Roma, Arezzo, Rimini, Forlì e Matera. Il provvedimento è scattato dall’ordinanza dal Giudice per le Indagini Preliminari, che ha perciò mandato ai domiciliari 13 persone e pone ora l’obbligo di firma alle restanti 4.
L’operazione “Beached”, avviata dai militari del nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brindisi e della Sezione Operativa Navale di Brindisi già dalla fine del 2017, ha permesso di documentare un vasto traffico di stupefacenti che consisteva nell’importazione, nel trasporto, nella detenzione e nella cessione di ingenti quantitativi di marijuana.
Secondo quanto si apprende, la droga proveniva dalla cosiddetta “rotta balcanica”, e attraverso gommoni e piazze di spaccio delle province di Brindisi e Taranto era poi destinata ad acquirenti di altre Regioni del centro-nord Italia. L’organizzazione, che contava appartenenti reclutati grazie all’intermediazione di una persona residente nella provincia di Taranto, gestiva il traffico attraverso l’apporto fornito da ciascun indagato. Un giro d’affari che contava anche su metodi di intimidazione di stampo mafioso, per via dell’uso di armi da fuoco utilizzate per minacciare i “clienti” in ritardo con i pagamenti.
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L’attività investigativa, che ha messo in moto anche il Reparto Operativo Aeronavale di Bari, il Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza di stanza a Durazzo e le Autorità di Polizia albanesi, ha quindi permesso la denuncia di 32 soggetti in totale, numerosi arresti e il sequestro di un enorme carico di merce ancora da introdurre nel mercato – si parla di oltre 4mila chili di marijuana e oltre mezzo chilo di cocaina – con anche 27.000 euro in contanti, 1 natante, 3 autovetture e 1 motocicletta.