La campagna di antirazzismo coinvolge anche i dolcetti che vengono chiamati anche ‘teste di moro’. La catena di supermercati Migros ha accolto la proteste e ha proceduto con lo stop alle vendite.
È il fenomeno che sta caratterizzando questi ultimi giorni. Una nuova ondata di antirazzismo che, in questa fase, non sembra in grado di risparmiare nessuno. Nemmeno veri e propri pezzi di storia, elementi che hanno rappresentato una tradizione di lunghissima data ma che, a causa di alcuni elementi che sembrano sposarsi poco o nulla con il ritorno di fiamma dell’antirazzismo, non hanno più un posto nel mondo. È il caso, venuto fuori in queste ultime ore, anche dei cosiddetti ‘moretti’ o ‘teste di moro’. I noti cioccolatini, che hanno una storia vecchia di tre quarti di secolo, non verranno più commercializzati.
Almeno questa è la decisione che è stata annunciata nella giornata odierna dai vertici della Migros. Si tratta di una delle catene di supermercati di maggiore spessore in Svizzera, che ha deciso di chiudere le porte a quelli che in Germania vengono chiamati Mohrenkoepfe. Questi cioccolatini sono stati lanciati sul mercato nell’ormai lontano 1946 dalla Dubler, azienda del Cantone dell’Argovia, a nord della Svizzera. Dunque, la nuova ondata di antirazzismo causata in particolare dagli ultimi crimini e omicidi (come quello di George Floyd) non risparmia nemmeno il settore alimentare.
E non è neanche la prima volta che i Mohrenkoepfe (dal tedesco, ‘teste di moro’) causano delle polemiche. E c’entra ancora una questione legata all’antirazzismo e alla lotta contro certi stereotipi, anche se da allora sono passati circa tre anni. Era il 2017, quando la Dubler dovette fronteggiare una richiesta particolarmente sostenuta, con la quale si chiedeva il cambio del nome dei dolcetti al cioccolato. Alla fine il nome di ‘moretti’ resistette, ma a tre anni di distanza è arrivata una decisione ancor più forte, alla quale la società ha dovuto far fronte.
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Ci hanno pensato i vertici della Migros a dare l’annuncio, che di certo avrà creato non pochi dissensi tra i consumatori. La catena di supermercati svizzeri ha postato un tweet sul proprio account ufficiale, in cui ha comunicato la propria scelta di bandire la vendita delle ‘teste di moro’: “Abbiamo deciso di togliere il prodotto dal nostro assortimento – si legge nel post social – . L’attuale dibattito in corso ci ha spinti a rivalutare la situazione. Ci è chiaro che anche la nostra decisione creerà discussioni”.
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