Muore a soli 26 anni Carmelo Lopes, dopo essere stato sottoposto a un intervento di ernia presso l’ospedale Villa Sofia di Palermo. I famigliari hanno sporto denuncia ai carabinieri.
È morto appena due giorni fa, lo scorso 8 giugno, il 26enne Carmelo Lopes. Ad essergli fatale sono state le complicanze di un un intervento di ernia, a cui è stato sottoposto presso l’ospedale Villa Sofia di Palermo. Morire di ernia a una così giovane età, però, per i famigliari non è possibile: “Vogliamo giustizia”, ed è scattata una denuncia presentata ai
carabinieri.
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Disperata la famiglia di Carmelo Lopes, che si è vista strappare alla vita il figlio 26enne a seguito di un intervento di ernia. I genitori chiedono di sapere cosa sia successo nella struttura che ha ospitato Carmelo, cosa sia successo durante l’operazione e cosa sia successo subito dopo. Per questo è stata sporta denuncia ai carabinieri, anche grazie al sostegno legale dall’avvocato Giovanni Carta. Ed è proprio in questa denuncia che i familiari ipotizzano l’omicidio colposo e un caso di malasanità.
Carmelo è spirato lunedì a Villa Sofia, ospedale palermitano. Già nel mese maggio si sarebbe presentato più volte al pronto soccorso del Vincenzo Cervello, dove i medici gli avrebbero prescritto degli antidolorifici a seguito di quel forte dolore alla schiena di cui tanto si lamentava. La sua condizione, infatti, non pareva essere imputabile alla leucemia, malattia di cui era affetto ma che ormai teneva sotto controllo da diverso tempo.
Arriva poi l’intervento alla schiena, che avrebbe dovuto risolvere il dolore di Carmelo dopo l’effettuazione di un intervento chirurgico programmato per il 3 giugno scorso. Ma da quell’ospedale, però, il 26enne non è più uscito. Una morte misteriosa, la sua, sulla quale non esisterebbe una diagnosi concorde. Secondo quanto riferito dall’avvocato dei famigliari, infatti, non sarebbe stata effettuata “nessuna diagnosi precisa”, e sarebbero state “ipotizzate meningite e ischemia”.
In seguito al decesso, sarebbero state già sequestrate da parte delle autorità tutte le cartelle cliniche appartenenti al giovane, ed è probabile che nelle prossime ore venga disposta l’autopsia sul cadavere del ragazzo. “I medici hanno fornito ai familiari diverse ipotesi sulla morte del giovane”, spiega l’avvocato Carta, mentre racconta che è stato proprio per questo motivo “che è stata presentata la denuncia”.
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Sempre secondo quanto spiegato dal legale, “pare che il giorno prima dell’intervento il paziente avesse la febbre, e forse anche prima dell’intervento che sembrava essere andato bene. La sera del 4 giugno, però, il giovane ha accusato un forte dolore alla gamba destra. Dopo una crisi respiratoria, sabato scorso, Lopes è stato in rianimazione in coma farmacologico e non si è più ripreso: ha smesso di respirare intorno alle 17 di lunedì”.
Secondo quanto si apprende, il padre del ragazzo aveva già presentato una prima denuncia per lesioni colpose subito dopo il sopraggiungere della tragica notizia. “Adesso alla luce del decesso quella denuncia è stata integrata ed è stata richiesta l’autopsia”, ha quindi sottolineato l’avvocato Giovanni Carta
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