Migranti, la nave Mare Jonio pronta a lasciare Trapani

La nave Mare Jonio della Ong Mediterranea è pronta a tornare in mare. Dopo mesi di fermo la nave lascia il porto di Trapani per salvare vite

mare jonio
 (Photo by FEDERICO SCOPPA / AFP) (Photo credit should read FEDERICO SCOPPA/AFP via Getty Images)

La nave Mare Jonio della Mediterranea Saving Humans torna in mare. Ieri sera ha lasciato il porto di Trapani per una nuova missione nel Mediterraneo centrale. A dare la notizia è la Ong. “Profughi di guerra e vittime di torture vengono lasciati morire nel silenzio o vengono catturati con il coordinamento dei governi europei e riportati alle torture dei campi di detenzione libici”. Queste sono le parole di Alessandra Sciurba, presidente di Mediterranea Saving Humans.

La nave riprende l’attività dopo il sequestro del 3 settembre scorso per via dei decreti di sicurezza  e lo stop forzato dovuto all’emergenza Covid. In quella data la Mare Jonio venne sottoposta a sequestro dopo aver salvato 98 persone, di cui 22 bambini. Torna la nave dove c’è bisogno di aiuto e di umanità in un momento delicato in cui negli Stati Uniti e in Europa il valore della vita viene riaffermata dalle proteste del movimento “Black Lives Matter”, scoppiate dopo la vicenda di George Floyd. “I can’t breathe” è l’ultimo sussulto di ogni persona lasciata annegare per scelte politiche criminal. La ripresa dell’attività avverrà nel rispetto delle norme anti-Covid per monitorare e denunciare le violazioni dei diritti umani che continuamente avvengono nel Mediterraneo centrale.

Sea Watch

Pochi giorni fa anche Sea Watch è salpata. “Nei mesi di lockdown sono migliaia le persone che hanno cercato di attraversare il Mediterraneo. Ancora una volta le istituzioni europee hanno dimostrato di non voler gestire il fenomeno migratorio. Sono stati molti i casi di omissione di soccorso, ritardi nel dare assistenza e respingimenti illegali. C’è un vuoto che ancora una volta tocca alle ong riempire”. Ha spiegato la portavoce di Sea Watch. Nelle settimane scorse inoltre l’equipaggio di Sea Watch si è sottoposto alla quarantena prevista dalla normativa italiana e nei gironi scorsi sono stati effettuati i tamponi, che sono risultati negativi.

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