Migranti, divieti di dimora per chi ha occupato la chiesa di Claviere

17 attivisti, tra cui tre francesi e alcuni membri del gruppo ‘Briser les frontiers’, hanno ricevuto il provvedimento. Avevano consentito ai migranti di occupare anche la casa cantoniera di Oulx.

migranti chiesa claviere

Arriva la prima operazione da parte delle forze dell’ordine, in merito a un’operazione che ha riguardato da vicino alcuni migranti sull’asse tra l’Italia e la Francia. Stiamo parlando della presenza di alcuni migranti in Alta Valle di Susa. Con l’aiuto di alcuni attivisti, infatti, questi migranti erano riusciti a occupare la chiesa di Claviere e la casa cantoniera di Oulx, distanti l’una a pochi chilometri dall’altra. Alla fine, l’operazione da parte dei carabinieri del comando provinciale di Torino si è conclusa, dopo una lunga indagine.

Il lavoro degli inquirenti, infatti, è scattato nel mese di febbraio di due anni fa, per oltre due anni di indagini che hanno portato a questa scoperta. E così, sono stati coinvolti dai dispositivi emessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo piemontese ben 17 persone. Per loro, tra i quali spiccano alcuni esponenti del gruppo di attivisti “Briser les frontiers” e tre soggetti di nazionalità francese, è stato elevato il divieto di dimora nel nostro Paese. I carabinieri in queste ore stanno eseguendo le misure cautelari nei confronti degli atrtivisti.

La casa cantoniera di Oulx – meteoweek.com

Come detto, l’operazione si è conclusa al termine di un’indagine condotta per circa due anni. Gli inquirenti hanno dimostrato la responsabilità a vario titolo dei 17 attivisti ai quali è stato inflitto il divieto di dimora. Tra i reati che vengono loro contestati spiccano l’invasione di edifici e la violazione di domicilio. In particolare gli autori delle indagini si sono soffermati sull’occupazione, da parte di alcuni migranti, della chiesa di Claviere. Un evento che è avvenuto tra il 22 e il 23 marzo di due anni fa.

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La chiesa di Claviere era diventata di fatto un rifugio autogestito, che gli attivisti di “Briser le frontiers” hanno denominato “Chez Jesus” dopo l’occupazione da parte dei migranti. Ma anche la casa cantoniera di Oulx è stata al centro di una specie di irruzione condotta dagli attivisti che sono stati fermati stamani. Lo stesso anno, per la precisione il 9 dicembre, la struttura ormai in disuso era stata occupata e trasformata in spazi autogestiti. Qui veniva fornito il servizio di assistenza ai migranti irregolari, che attraversavano il confine tra Francia e Italia per entrare nel nostro Paese.

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