Il loro amico era stato travolto ed ucciso proprio su quell’attraversamento, che ormai era diventato “invisibile”.
In tanti, rulli e secchi di vernice alla mano, a ridipingere quelle strisce pedonali sulle quali il loro amico Mattia ha perso la vita. Hanno voluto ricordare anche così il 14enne ucciso, i ragazzi che ieri hanno ridipinto l’attraversamento pedonale ormai reso invisibile dall’usura e dagli anni di mancata manutenzione. Mattia Roperto, questo il nome completo del ragazzo di 14 anni che due giorni fa è morto, travolto da una automobile in via Cilea, nel quartiere dell’Infernetto, alla periferia sud di Roma. Una tragedia che forse non poteva essere evitata: la Peugeot che ha travolto ed ucciso l’adolescente stava correndo troppo, e la persona alla guida – un 22enne – è risultato positivo agli esami tossicologici ed arrestato.
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Il fatto che le strisce pedonali non fossero visibili non ha dunque contribuito più di tanto all’esito drammatico dell’incidente. Resta però il fatto che quell’attraversamento non era visibile, come molti altri a Roma. La manutenzione delle strade della capitale continua ad essere un problema grave ed ancora mal gestito. Sono tantissime le strisce pedonali in condizioni simili, ed in altri casi la poca visibilità della segnaletica orizzontale ha causato incidenti e vittime. Quelle strisce di via Cilea ora ci sono di nuovo: merito degli amici di Mattia, che le hanno ridipinte e quindi restituite alla collettività in ricordo del loro amico che non c’è più.