Tragedia in Sudafrica: Tshegofatso Pule è stata uccisa a colpi di arma da taglio, per poi essere abbandonata in una campagna appesa a un albero. La donna, incinta di 8 mesi, era scomparsa la scorsa settimana. Sdegno nel Paese.
Crescono sgomento e indignazione in Sudafrica, dopo l’uccisione della 28enne Tshegofatso Pule, accoltellata e appesa a un albero vicino a Johannesburg, capoluogo della provincia di Gauteng. Secondo quanto si apprende dalle fonti locali – che citano i rapporti della polizia che si sta ora occupando del caso – la ragazza era incinta di almeno 8 mesi.
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Di Tshegofatso Pule ne era stata segnalata la scomparsa la scorsa settimana, giovedì 4 giugno, ma il suo corpo è stato ritrovato soltanto ieri da un membro della comunità, che ha rinvenuto la ragazza senza vita abbandonata in mezzo all’enorme campagna di Durban Deep, a Roodepoort, verso le ore 11:00 del mattino.
Il portavoce della polizia, il capitano Kay Makhubela, ha riferito ai media locali che la giovane riportava una brutta ferita sul petto, e ha confermato la gravidanza di Tshegofatso Pule. “Non abbiamo ancora sospettati, al momento, ma le indagini sono in corso” ha sottolineato l’agente. L’ultima volta che Tshegofatso Pule è stata vista viva pare sia stando quando stava frequentando la zona di Florida Lake, sempre a Roodepoort.
Il Sudafrica chiede giustizia per la vittima: #JusticeForTshego
Al sopraggiungere del macabro ritrovamento e della drammatica notizia, il Sudafrica si è mobilitato per chiedere giustizia nei confronti della povera vittima. Su twitter, riporta la BBC, l’hashtag #JusticeForTshego è già diventato di tendenza, mentre il portavoce della polizia, Capt Kay Makhubele, ha affermato che è stata aperta un’inchiesta per omicidio – al momento contro ignoti. Il caso sta avendo una grandissima risonanza mediatica nel continente, tanto che i cittadini stanno sollecitando assiduamente via social le forze dell’ordine a trovare il colpevole, chiedendo inoltre che venga garantita giustizia.
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Sempre come vuole ricordare il quotidiano inglese, nello Stato sono purtroppo molto frequenti i casi di violenza contro le donne, tanto che già lo scorso anno il presidente Cyril Ramaphosa aveva dichiarato come il Paese fosse “uno dei luoghi più pericolosi al mondo in cui essere una donna”. E a confermare tali dichiarazioni sono anche le statistiche sulla criminalità: secondo quanto riportano i dati pubblicati sempre lo scorso anno, sarebbero 2.930 le donne rimaste state uccise nel periodo di 12 mesi che va dal 2017 al 2018. Una media che fa riflettere e rabbridividire, dato che implica un omicidio ogni tre ore.