La Prova del Cuoco, intimidazione allo chef: “Spranghe e bastoni”

Lo chef si trovava a La Prova del cuoco per le registrazioni del programma quando è stato avvertito dei danni al suo ristorante.

Sfondata la vetrata del ristorante

Natale Giunta si trovava a Roma per le registrazioni del programma di Rai Uno, La prova del cuoco, quando è stato avvertito che con spranghe e mattoni hanno sfondato le vetrate del suo ristorante Castello a mare. A lanciare l’allarme è stato un addetto alle pulizie e nel frattempo i carabinieri stanno indagando sull’accaduto.

Lo chef siciliano, originario di Termini Imerese, come riportato dall’Ansa, ha dichiarato: “Sembrava che tutto fosse finito, non subivo atti di questo genera da mesi, ma sbagliavo. Una calma apparente che oggi ha risvegliato nuovamente il passato. La serenità è solo un’utopia. Uno Stato assente che abbandona gli imprenditori al loro destino. Non c’è giustizia, sono amareggiato ed arrabbiato. Non si può lavorare con dignità ed avere un po’ di pace in questa terra che non cambia mai. Non sono a Palermo perché dopo tre mesi oggi sono tornato negli studi della “Prova del cuoco”. Ero felice poi, subito dopo la puntata mi arriva una telefonata di un mio dipendente che mi raccontava che qualcuno era entrato nel ristorante distruggendo tutto”.

Già in passato vittima di intimidazioni

Nel gennaio del 2013 lo chef aveva denunciato, facendo arrestare, chi gli chiedeva il pizzo e da allora sono iniziate le minacce e le intimidazioni. Qualche tempo fa gli è stata inviata una busta con proiettile ed una lettera con delle minacce di morte. Nel maggio 2018 la Prefettura di Palermo ha comunicato allo chef la revoca della misura di protezione della tutela con due uomini, su autovettura non protetta. L’avvocato dello chef Giunta, Maria Geraci, ha quindi presentato ricorso e a marzo del 2019 il Tar ha annullato il provvedimento restituendo la scorta.

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A luglio scorso l’Ucis ha comunicato nuovamente la revoca della scorta a Natale Giunta ritenendo che non ci siano i presupposti reali di un pericolo attuale. Lo scorso ottobre il Tribunale Amministrativo del Lazio aveva sospeso, per la seconda volta, l’efficacia di un provvedimento che  toglieva la scorta allo chef. In seguito il Presidente del Tar ha pronunciato con decreto immediato il ripristino della scorta.