Era la fine di aprile quando Giuseppe Conte annunciò che il costo delle mascherine sarebbe sceso a 50 centesimi, oggi arriva la conferma del Tar.
Era il 26 aprile quando il governo attraverso la voce del Premier Conte annunciava che il prezzo delle mascherine in Italia sarebbe stato reso omogeneo su tutto il territorio. Oggi arriva anche dal Tar la conferma dell’ordinanza emessa dal Commissario Straordinario per l’emergenza Coronavirus i, con la quale è stato imposto il prezzo massimo di vendita delle mascherine facciali non superiore a 0,50 euro, al netto dell’imposta sul valore aggiunto. A deciderlo sono stati i giudici della prima sezione quater del tribunale amministrativo, confermando il senso di un decreto monocratico pubblicato a fine maggio, e respingendo le richieste della Innoliving.
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Il Tar ha fatto sapere che non sussistono i presupposti per l’applicazione delle misure cautelari chieste dalla ricorrente, non ravvisandosi il pericolo di irreparabile pregiudizio alle ragioni della parte, trattandosi di danno esclusivamente economico, quindi risarcibile all’atto della definizione del giudizio nel merito. Nella fase cautelare in atto, i giudici “tenuto conto dell’emergenza sanitaria in corso” hanno poi ritenuto “necessario tutelare il prevalente interesse pubblico alla fornitura delle mascherine protettive ad un prezzo accessibile anche agli strati meno abbienti della popolazione italiana”.
