I legali del sindaco di Roma hanno presentato l’esposto dopo alcune minacce ricevute via social. Casapound si è ribellata dopo l’annuncio dello sgombero dei locali di Ostia e della Capitale.
Va in scena l’ennesimo atto del duello, per fortuna verbale e a distanza, tra Virginia Raggi e alcuni esponenti di Casapound. Al centro della contesa tra il primo cittadino di Roma e il gruppo politico di estrema destra, ci sono le azioni messe in atto la scorsa settimana. In particolare l’annuncio dell’operazione di sgombero per lo stabile di via Napoleone III in cui, fino a pochi giorni fa, trovava sede proprio Casapound. La contestazione messa in atto pubblicamente da uno dei leader, Simone Di Stefano, ha però trovato sfogo in altri modi da parte di altri esponenti.
E così, sono venute fuori alcune minacce che Virginia Raggi avrebbe ricevuto in questi giorni, proprio da alcuni esponenti del gruppo vicino al fascismo. Una serie di insulti e di parole decisamente poco gradite, che potrebbero essere portate in questi giorni in tribunale. I legali del sindaco della Capitale, infatti, hanno annunciato di essere pronto a sporgere querela, proprio a causa delle minacce che in questi giorni alcuni esponenti di Casapound hanno rivolto alla Raggi. E alla base di questo comportamento deplorevole, seppur via social, c’è sempre lo sgombero dei locali della loro ormai ex sede.
A muoversi per primo è stato in queste ore Alessandro Mancori, uno dei legali che difendono Virginia Raggi. L’avvocato ha depositato oggi, presso la sede della Polizia Postale di Roma, una querela contro personaggi riconosciuti attraverso commenti e messaggi privati inviati alla Raggi attraverso i social. Un modo anche per scuotere le coscienze e per non lasciare che i membri di Casapound possano proseguire nella loro scia di violenza verbale, dopo essere venuti a conoscenza del fatto che presto potrebbero lasciare quella che, negli ultimi 25 anni, è stata la sede del loro movimento.
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Anche perchè ben presto anche un altro luogo simbolo delle “occupazioni” di Casapound potrebbe essere liberato. Stiamo parlando del complesso edilizio, di proprietà della Marina Militare e situato a pochi passi dalla costa di Ostia, che durante il lockdown è stato preso d’assalto da alcuni militanti del movimento di estrema destra. Intanto fa ancora discutere quel post su Facebook, poi rimosso, che recitava: “Raggi che vuoi mettere in strada 20 famiglie, ti ricordo che fra un anno l’attenzione mediatica e la scorta spariranno e tu tornerai a essere la nullità che eri, ma il tuo nome resterà scritto in eterno nel libro nero dei camerati”.