Maturità 2020: la nuova aula per un esame in sicurezza

Una Maturità 2020 in presenza è possibile. Divisori in plastica e pellicole monouso sui banchi: questa è l’idea del preside di un liceo artistico a Bergamo.

Maturità 2020: la nuova aula per un orale in sicurezza
Immagine di repertorio

La maturità. Da sempre un momento fondamentale nella vita dello studente, rischiava di perdere il suo valore a causa del Covid. Certo, la moderna tecnologia avrebbe permesso di portare a termine gli esami anche a distanza. Ma la maturità è un rito di passaggio, un momento per condividere conoscenze ed emozioni, che sarebbe stato un peccato ridurre a semplice conversazione telematica. E poi, diciamocelo, c’è il problema delle copiature: lo schermo aperto del computer costituisce una bacheca perfetta per i bigliettini dell’ultimo minuto. Per tutte queste ragioni si è deciso che l’esame di maturità si terrà in presenza.

Sì, ma come? E’ indubbio il nuovo Coronavirus imporrà delle accortezze in più per i maturandi di quest’anno. Così hanno preso il via diverse sperimentazioni nelle scuole superiori d’Italia, alla ricerca della soluzione migliore per permettere ai ragazzi di essere interrogati in sicurezza. Particolarmente interessante è l’idea del liceo artistico “Giacomo e Pio Manzù” di Bergamo. Barriere di plastica a protezione dei banchi, pellicola monouso sul computer messo a disposizione del candidato per la sua presentazione multimediale, distanziamento di almeno 2 metri: l’aula della nuova maturità 2020 si presenta così.

Parola al preside del liceo “Giacomo e Pio Manzù” (Bergamo)

Bergamo è stata una delle città più colpite dall’emergenza sanitaria. Forse proprio il ricordo della virulenza del Covid nella sua città ha spinto il preside del liceo artistico bergamasco, Cesare Botti, ad ingegnarsi nella ricerca di una soluzione per la maturità 2020. “I banchi saranno a due metri l’uno dall’altro, nel banco del candidato viene posta una pellicola che poi si cambia” -spiega il preside Botti ad un’intervista di La Repubblica. A completare il quadro ci saranno dei divisori in plastica che proteggeranno i banchi dei docenti esaminatori. Botti afferma che queste misure “sono nate per dare una risposta alle esigenze e alle preoccupazioni degli insegnanti e dei commissari durante l’Esame di Stato“.

Le barriere utilizzate sono costituite da una cornice di cartone e da una schermata in plastica trasparente, che permetterà al docente di vedere e sentire il candidato in tutta sicurezza. Botti si esprime anche sull’esigenza di fare un’adeguata sanificazione, affermando che  “la faremo a fine giornata per tutta l’aula e al termine dell’orale di ciascun studente”.

Questo metodo permetterà di interrogare 5 ragazzi al giorno, lo stesso numero dei tempi pre Covid. Il preside Botti ha pensato anche agli accompagnatori, che come accade spesso vengono a dare sostegno morale al maturando di turno. Nell’aula ci saranno delle sedie per chi vuole assistere all’orale, a due metri l’una dall’altra. Un disegno sul pavimento segnalerà la distanza minima da mantenere e garantirà il rispetto delle norme di distanziamento. Inoltre a studente e commissari non sarà consentito muoversi per tutta la scuola, ma dovranno attenersi ad un percorso preciso che contempla l’utilizzo solo di alcune aule.

E a settembre? “Da qui a dire che a settembre sarà adottata ancora questa proposta ce ne passa” – afferma Botti. E aggiunge: “E’ una scelta che riguarda la nostra scuola per gli Esami di Stato. A settembre ci atterremo a qualsiasi cosa verrà decisa dal comitato tecnico e il Ministero”.

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