Benedetta, atteso film dello storico regista Paul Verhoeven con protagonista Virginie Efira, uscirà nelle sale solamente a maggio 2021. Ma sta già facendo parlare di sé.
Il nuovo film di Paul Verhoeven, storico regista con una lunga carriera di successi alle spalle come RoboCop, Atto di forza, Basic Instinct e Starship Troopers, è fra quelli che avrebbero dovuto essere proiettati al Festival di Cannes 2020, prima della sua cancellazione causata dall’emergenza Coronavirus. Vedremo Benedetta in sala solo a maggio 2021, ma il film di Verhoeven sta già facendo parlare di sé. Ecco perché.
Benedetta | il nuovo film di Paul Verhoeven
Scritto da David Birke, già sceneggiatore del bellissimo Elle (che non mancò di suscitare un acceso dibattito sui suoi contenuti), il nuovo film di Verhoeven racconterà di una mistica nota come Benedetta Carlini, una monaca che affermava di avere visioni profetiche. Questi eventi la portarono ad una rapida popolarità nel mondo ecclesiastico del tempo, facendola diventare una figura di spicco. Tuttavia il Vaticano classificò in seguito le sue affermazioni come fandonie, ma solo quando scoprì che la donna era coinvolta in una relazione omosessuale. La storia è stata documentata nel libro di saggistica del 1986 Immodest Acts – La vita di una suora lesbica nella Italia rinascimentale, scritto da Judith C. Brown. Il cast del film comprenderà anche Lambert Wilson, Charlotte Rampling e Clotilde Courau. Con il rinvio a maggio 2021, Benedetta sembra aver preso un chiaro impegno con il Festival di Cannes del 2021, saltando così i precedenti appuntamenti cinematografici come Venezia (settembre 2020) o Berlino (inizio 2021).
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Una produzione travagliata
Dopo il successo critico e commerciale del suo precedente film Elle, Paul Verhoeven ha deciso di sviluppare diversi progetti, tra cui uno su Gesù, uno sulla Resistenza francese durante la Seconda Guerra Mondiale ed un terzo scritto da Jean-Claude Carrière su una storia medievale ambientata in un monastero. È chiaro che è stato quest’ultimo ad avere la meglio sugli altri due (che speriamo comunque di vedere in un prossimo futuro). Gerard Soeteman, che ha già lavorato con Verhoeven in otto suoi film precedenti tra cui Turkish Delight (1973), The Fourth Man (1983) e Black Book (2006), è stato chiamato per sostituire Carrière nell’adattare il libro di saggistica dello storico Judith C. Brown, ma anche Soeteman alla fine si è allontanato dal progetto perché pensava che troppo della storia fosse focalizzato sulla sessualità.
Le riprese a Perugia
La produzione è ancora oggi avvolta da un’aura di segretezza e nessuno, se non quelli che stavano lavorando al film, ha avuto modo di mettere piede sul set. Il produttore Saïd Ben Saïd ha ammesso che la storia tratterà un “argomento controverso”, temendo quindi le reazioni delle associazioni cattoliche fondamentaliste. Nonostante ciò, chi ha avuto modo di sbirciare sul set allestito a Perugia nell’agosto del 2018 ha parlato di manichini utilizzati per rappresentare corpi putrefatti e maleodoranti, ammassati su piccoli carri. Attorno ad essi, bare ovunque e roghi pronti per bruciare i cadaveri. La bellissima piazza IV Novembre, di fronte a Palazzo dei Priori a Perugia, ha così ospitato per un giorno una scena quasi manzoniana che già suggerisce in maniera inequivocabile che tipo di film sarà Benedetta di Paul Verhoeven.