Uomini e donne, rissa al trono over: interviene la sicurezza

Giovanni Longobardi lascia il programma di Maria De Filippi: il protagonista del trono over di Uomini e Donne preferisce conoscere Veronica Ursida lontano dai riflettori.

Giovanni saluta tutti e va via: il cavaliere di Uomini e Donne non riesce a lasciarsi andare nel contesto televisivo e vuole trovare la sua felicità lontano dalle telecamere.

Veronica, la donna che l’uomo stava frequentando, ha deciso di seguirlo fuori dagli studi televisivi. Lontano dal programma di Maria De Filippi, Giovanni ha raccontato alcuni retroscena inediti avvenuti dietro le quinte della trasmissione.

Uomini e Donne: si arriva allo scontro fisico

Il Longobardi ha dichiarato di essere quasi arrivato alle mani con un altro protagonista del Trono over, Armando Incarnato: in una delle ultime puntate di Uomini e Donne si sarebbe sfiorata addirittura la rissa, ma le scene di questo scontro non sono state mandate in onda.

I due avrebbero litigato perché Giovanni ha voluto difendere Veronica dagli attacchi di Armando. Longobardi ha sempre visto la Ursida come una ragazza sensibile, che in passato ha sofferto per amore. Il cavaliere è quindi intervenuto a sostegno di una donna a cui tiene, mamma di un figlio di 12 anni.

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Giovanni racconta lo scontro con Armando

Giovanni ha dichiarato di non stimare affatto Armando e di sentirsi completamente diverso rispetto a lui per quanto riguarda carattere e modi di fare. L’ex cavaliere ha raccontato di essere arrivato allo scontro fisico con Armando.

“Ho messo quasi le mani addosso ad Armando, una rissa sfiorata solo grazie all’intervento della sicurezza dello studio”, racconta Giovanni.

Le scene dello scontro a Uomini e Donne sono state tagliate e non sono andate in onda. Dopo la rissa sfiorata, Longobardi si dichiara pentito della reazione, perché ha dichiarato che non valeva la pena arrabbiarsi per un personaggio del calibro di Armando, considerato da Giovanni un uomo che non si fa problemi ad attaccare una donna, nonostante la sofferenza e fino a ridurla in lacrime.