Turismo, l’obiettivo: recuperare parte delle perdite di inizio 2020

Gli introiti per il turismo italiano nel 2019 si erano fissati a 27 miliardi di euro. Il 65% delle perdite nella prima metà dell’anno riguarda il Nord, il 30% nella sola Lombardia.

turismo in italia

Non c’è molto da girarci intorno per scoprire quale settore dell’economia italiana ha subito il più grande contraccolpo dopo l’emergenza Coronavirus. Parliamo ovviamente del turismo, che fin dall’inizio dell’inverno, quando ancora l’epidemia non era dilagante tra i nostri confini, ha subìto le prime conseguenze. E i danni sono stati ancor più ingenti con il passare delle settimane, con uno strascico che si sentirà in maniera chiara anche in questa prima parte di estate. Tuttavia, l’obiettivo degli operatori del turismo è quello di recuperare parte del denaro perso in proporzione a quanto è accaduto un anno fa.

Nel 2019, infatti, il turismo degli “italiani fuori dall’Italia” ha generato introiti per 27 miliardi di euro. E se uno dei mantra venuti fuori in questi giorni riguarda proprio il far innamorare gli italiani della propria terra, questo potrebbe agevolare proprio il flusso di turisti tra i confini nazionali. In particolare i nostri connazionali che vivono al Nord, visto che quasi due casi su tre tra i vacanzieri andati fuori dal nostro Paese vivono proprio nelle regioni settentrionali. Tra questi, addirittura il 30% dei lombardi hanno fatto le vacanze fuori dall’Italia un anno fa.

“L’economia turistica nelle mani dei viaggiatori italiani” è un dossier scritto dalla Rur, ovvero la Rete Urbana delle Rappresentanze. Qui si leggono alcuni passaggi fondamentali, per far sì che il turismo interno possa prendere il sopravvento e consenta al settore di respirare una bella boccata di ossigeno. Ma se le partenze dei nostri connazionali in uscita dall’Italia possono fare in modo da ammortizzare alcune perdite, l’altra faccia della medaglia è rappresentata dagli stranieri che potrebbero non trascorrere le vacanze nel nostro Paese.

Il turismo interno salverà il settore? – meteoweek.com

Questo genere di turismo ha generato, nel solo 2019, un giro di affari da ben 44 miliardi di euro. Le limitazioni ancora in essere, compresi gli stop al traffico aereo di Paesi come Stati Uniti e Cina, porranno ancora un gran freno agli arrivi dall’estero. Il dossier della Rur stima una perdita del 64% negli incassi complessivi degli operatori nazionali che si aspettavano l’arrivo di tanti turisti dall’estero. Per il momento, le perdite si attestano su circa 28 miliardi di euro, dieci dei quali sarebbero già sfumati tra i mesi primaverili, in particolare nel ponte di Pasqua.

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Il presidente di Rur, Giuseppe Roma, ha proposto nel suo dossier una strategia per cercare di recuperare qualcosa in termini di flusso turistico. “È difficile se non impossibile che si recuperino quei 27 miliardi di spesa anche perché molti faranno più attenzione alle loro tasche. È però verosimile che almeno la metà, 13-14 miliardi, si possano recuperare convincendoli a restare in Italia: oltre a mare e montagna bisogna spingere sull’offerta dei borghi che si prestano bene a ospitare in sicurezza i turisti”. E in questo senso, i bonus in arrivo dal Governo potrebbero aiutare e non poco.

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