A difendere la posizione di Aria, di Dama spa e della moglie c’è in prima linea Attilio Fontana, che dà notizia dell’imminente denuncia: “Ho dato mandato ai miei legali di querelare Il Fatto Quotidiano per l’articolo di oggi che anticipa i contenuti della prossima puntata della trasmissione televisiva della Rai Report in cui si racconta di una donazione di camici per protezione individuale forniti alla Regione Lombardia. Si tratta dell’ennesimo attacco politico vergognoso, basato su fatti volutamente artefatti e scientemente omissivi per raccontare una realtà che semplicemente non esiste”. Poi Fontana ribadisce: “Agli inviati della trasmissione televisiva Report avevo già spiegato per iscritto che non sapevo nulla della procedura attivata da Aria SpA e che non sono mai intervenuto in alcun modo. Oggi il titolo di prima pagina del Fatto e il testo mettono in connessione la ditta fornitrice con la mia persona attraverso la partecipazione azionaria (10%) di mia moglie e invocano un conflitto di interesse peraltro totalmente inesistente, proprio perché non vi è stato da parte mia alcun intervento”. Fontana ribadisce, oltre alla sua estraneità ai fatti, un elemento fondamentale: non è stato eseguito nessun pagamento.
Intanto Simona Malpezzi, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento, promette che l’indagine proseguirà, quanto meno per fare chiarezza e togliere ogni ragionevole dubbio. “Nei prossimi giorni capiremo i risvolti relativi all’affidamento, senza gara pubblica, di una fornitura di camici da parte della Regione Lombardia a una società di cui risultano soci la moglie e il cognato del Presidente Fontana. Io continuo ad essere preoccupata per lo stato di salute dei lombardi perché sono convinta che la gestione, anche di questa fase, da parte di Regione Lombardia, non sia minimamente adeguata. Tuttavia, è chiaro che il presidente Fontana dovrà dire qualcosa su quanto accaduto. Si tratta di una vicenda imbarazzante e inopportuna. Sarà stato un malinteso, sarà che poi il mezzo milione (non miliardo) è stato stornato”. Ma Simona Malpezzi non lascia scampo: sarà anche stato un errore, ma è un errore che inquina il clima politico-istituzionale. “Questa vicenda aggiunge note di opacità e malessere a quanto già accaduto. Sono dei pasticcioni. La Lombardia merita di più”.