E’ scontro tra imprese e Governo sul blocco dei licenziamenti. “E’ un’aggressione alle aziende” – commenta Rossi, capo di Confindustria Giovani. Dure anche le parole di Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia.
E’ guerra tra Confindustria e Governo. Le nuove critiche che le imprese rivolgono all’Esecutivo hanno il loro epicentro nel recente annuncio del Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo. La proposta è quella di estendere la cassa integrazione fino a dicembre a causa del Coronavirus, mentre il blocco dei licenziamenti sarà prorogato di altri sei mesi. A far discutere le imprese è anche una discrepanza temporale: chi ha cominciato la cassa integrazione a marzo rientrerà a fine giungo, ma i licenziamenti restano bloccati fino al 17 agosto. “Non possiamo permetterci di assistere alla fine della cassa integrazione nei mesi estivi e avere comunque il divieto di licenziare. E’ in corso un’aggressione verso le aziende”. Così commenta Alessio Rossi, presidente di Confindustria Giovani, in un’intervista a Open. Linea dura anche da parte di Marco Bonometti, a capo di Confindustria Lombardia, che nella stessa intervista afferma: “Qui è messa in discussione la libertà di impresa. Da parte nostra è venuta meno la fiducia nel Governo: senza libertà si spengono gli entusiasmi e a voglia di fare impresa”.
Secondo Alessio Rossi due sono i problemi che rendono farraginoso il settore imprenditoriale italiano: il sistema produttivo e il sistema Paese. “Per quanto riguarda la produttività, le aziende soffrono di scarsa patrimonializzazione. La crisi attuale si è rivelata insostenibile per imprese troppo piccole: una scala maggiore permetterebbe più produttività e maggiore resistenza agli scossoni economici” – spiega Rossi. Poi si esprime sull’inadeguatezza dello Stato nella gestione delle aziende: “C’è il campo delle misure di sostegno: insufficienti. Viene data alle aziende la possibilità di indebitarsi, ma ad oggi sono stati erogati solo 5.000 prestiti sopra i 25 mila euro da parte dei sei maggiori istituti bancari. Il problema non sono le banche, sia chiaro, ma le lungaggini burocratiche: la normativa non aiuta la velocità nell’erogazione del credito”. E per quanto riguarda il sistema Paese? Per Rossi “i politici stanno facendo di tutto per mettere in contrapposizione le varie parti sociali”.
Rossi si esprime anche sulla decisione del Ministro Catalfo di prorogare cassa integrazione e blocco dei licenziamenti. Secondo il presidente di Confindustria Giovani la discrepanza temporale tra l’una e l’altra misura “è illogica”. Infatti afferma: “Non possiamo permetterci di assistere alla fine della cassa integrazione nei mesi estivi e avere comunque il divieto di licenziare. Capisco che lo Stato, in tal caso, dovrebbe sostenere il reddito delle persone licenziate, ma con questa scusa non possono vessare le aziende“.
Inoltre Rossi accusa lo Stato di non aver erogato correttamente le casse integrazioni e di aver tardato nel far arrivare i 600 euro promessi ai lavoratori con partita Iva. In questo modo tutti i costi sarebbero andati a gravare sulle imprese. “La verità è che le aziende si stanno sostituendo allo Stato, fanno assistenzialismo integrando e anticipando la cassa integrazione” – ribadisce Rossi.
Non meno dura l’opinione del Presidente di Confindustria Bonometti, che accusa: “dal governo solo chiacchiere”. “Le misure di questo governo aggravano il debito pubblico, non hanno idee su come costruire il domani. Manca un progetto di politica industriale per la crescita e lo sviluppo dell’Italia”. Così Bonometti sintetizza la situazione delle imprese italiane. Il capo di Confindustria Lombardia commenta anche la cassa integrazione straordinaria varata dal Governo, definendola “una misura tampone”. Secondo Bonometti infatti la cassa integrazione non aiuterà il tessuto imprenditoriale a ripartire, ma lo costringerà solo a nuovi licenziamenti. “Il governo non ha creato le condizioni per la ripresa. Se non creiamo le condizioni per generare ricchezza, quella ricchezza non si potrà nemmeno distribuire tra i cittadini” – è l’accusa del presidente di Confindustria Lombardia.
Bonometti, che è anche un imprenditore, illustra la soluzione applicata nella sua azienda per far fronte alla crisi causata dal Covid. “Anziché fare cassa integrazione e ridurre il potere di acquisto delle famiglie dei miei dipendenti, ho preferito far utilizzare le ferie residue per mantenere la paga inalterata” – spiega.
Bonometti è molto critico anche sulla proroga del blocco dei licenziamenti. Per Bonometti una tale misura potrebbe sì diminuire la disoccupazione, ma graverebbe troppo sulle aziende. “Abbiamo già accettato la proroga del blocco fino al 17 agosto, non si può andare oltre: i conti economici delle aziende, così, diventano insostenibili: i fatturati sono crollati” – afferma. “Bloccare i licenziamenti non risolve il problema, serve a fare propaganda. Di fronte a una situazione straordinaria ci vogliono scelte straordinarie, invece al governo sono tutti abili a chiacchierare, ma nessuno fa niente” è la critica conclusiva del presidente imprenditore.
Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…
Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…
Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…
Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…
Quando si parla di detergere il viso sono molti a commettere errori banali che compromettono…
Le anticipazioni sulla puntata del 15 ottobre di Temptation Island rivelano diversi colpi di scena:…