Il magistrato del Consiglio Superiore di Magistratura lancia la denuncia a Mezz’ora in più. “Non dobbiamo guardare in faccia nessuno, ma fare le cose secondo diritto e legge”, dichiara Giuseppe Cascini.
Giuseppe Cascini denuncia una gestione abbastanza rivedibile da parte del Consiglio Superiore della Magistratura. Il magistrato, membro di lunga data del Csm e appartenente al Gruppo Area, è stato ospite odierno di “Mezz’ora in più”, su Rai 3. Nel confronto con la padrona di casa Lucia Annunziata, Cascini ha fatto capire che alcune cose nel Csm non funzionano. “Su 9mila magistrati ci sono 1.200 dirigenti: è un esercito di generali ed eserciti così raramente vincono le guerre. Dobbiamo ridurre drasticamente il numero di dirigenti”. Dunque un rapporto tra magistrati e dirigenti del tutto squilibrato. Ma c’è dell’altro.
Giuseppe Cascini ha parlato anche del tanto chiacchierato caso Palamara. Il magistrato ha fatto capire che le intercettazioni relative al suo collega romano, che sono state successivamente pubblicate, “risalgono a tre anni fa, non riguardano questo Csm e ci danno uno spettacolo avvilente delle relazioni di potere all’interno della magistratura”. Cascini ha fatto capire che è da molto tempo che, all’interno del Csm, i magistrati dicono “che serve un passo indietro delle correnti rispetto alla gestione del potere”. Tuttavia, questo tanto atteso passo indietro non è ancora arrivato.
Anche perchè, come rivela Giuseppe Cascini, “c’è una pressione enorme di parte della magistratura per acquisire incarichi direttivi”. Dunque c’è la forte intenzione, da parte di una sparuta rappresentanza di magistrati, di ridurre il potere dei dirigenti all’interno del Csm, Da parte del gruppo Area, di cui fa parte anche Cascini, c’era anche l’intento di “eliminare il correntismo, prima che emergessero quei fatti e dispiace che non siamo riusciti a convincere tutti”. Dunque il caso Palamara non ha fatto altro che far emergere ancora una volta una situazione che va risolta nel più breve tempo possibile.
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Inoltre emerge una forte critica da parte di Giuseppe Cascini nei confronti di Luca Palamara. In particolare il magistrato rivolge al suo collega un attacco per le parole usate nei confronti di Matteo Salvini. Al di là della reale colpa del leader della Lega, Cascini fa capire che “mai il magistrato deve pensare che una cosa si faccia contro qualcuno, ma ha il dovere di fare le cose secondo diritto e legge. Anche in una conversazione privata – conclude Giuseppe Cascini – , quelle frasi segnalano una cultura della giurisdizione mille miglia lontana dalla mia”.
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