Il nostro inviato aggredito alla manifestazione dell’estrema destra

Una manifestazione presentata come “pacifica” e “apolitica”, che in verità era organizzata da Forza Nuova e da alcuni gruppi ultras italiani. Durante gli scontri il nostro inviato Thomas Cardinali è stato aggredito e ferito.

Il nostro inviato, il videoreporter Thomas Cardinali

La manifestazione dei “Ragazzi d’Italia”, sigla scelta per rappresentare una neanche troppo variegata ammucchiata di gruppi neofascisti ed ultras, è andata a finire come molti avevano previsto: con scontri e cariche della polizia. A rimetterci, oltre a qualche agente, anche alcuni videoreporter e giornalisti presenti. A subire i danni maggiori il nostro Thomas Cardinali, che mentre stava documentando la manifestazione – e quindi stava facendo il suo lavoro – è stato aggredito e picchiato con l’asta di una bandiera da un gruppo di “pacifici manifestanti”. Oltre ad una serie di ferite e lividi in faccia e sul corpo, Thomas si è visto danneggiare la videocamera, il suo principale strumento di lavoro.

Il nostro reporter Thomas Cardinali in Pronto Soccorso

Nonostante le botte e i danni, da reporter di razza quale è riuscito a documentare i concitati momenti degli scontri, a partire dall’inizio: e cioè da quando due manifestanti si sono picchiati tra loro. Nel video Thomas – dalla sala d’aspetto del Pronto Soccorso dell’ospedale S.Giovanni, dove è stato ricoverato per accertamenti – spiega quello che è successo. Dopo alcune ore, ed una serie di controlli sanitari, il nostro inviato è stato dimesso. Ne avrà per qualche giorno. Nel video Thomas indica nel motivo scatenante la presunta aggressione di un certo “Aquila” nei confronti di Simone Carabella, sedicente ultras della Curva Sud romanista. A caldo il nostro inviato ha attribuito l’aggressione ad un tifoso laziale, ingannato dal soprannome che aveva sentito pronunciare dai presenti. In realtà l’aggressore è Giuliano Castellino, noto neofascista che voleva impedire a Carabella di “parlare a nome di tutti”.

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