Twitter ha rimosso un omaggio di Trump a George Floyd

Twitter ha rimosso un video contenente un omaggio a George Floyd da parte della campagna Trump. E’ scontro tra il presidente e il social network

Trump contro Twitter
 New York City.

E’ stato disattivato da parte di Twitter un video della campagna di Trump che rendeva omaggio a George Floyd, l’uomo ucciso per soffocamento da un poliziotto, con l’accusa di essere oggetto di reclamo sul copyright.

Il video in questione è stato ritwittato da circa 7000 persone e tra questi anche il figlio del presidente degli Stati Uniti, Donald Jr. Sulla rimozione la campagna ha accusato sia il social media, Twitter, che il suo co-fondatore, Jack Dorsey per aver “censurato un messaggio incoraggiante e unificante del presidente Trump” e per aver esortato i suoi follower a rendere virale un video separato di Youtube.

Nella clip di circa quattro minuti vengono mostrate immagini di proteste pacifiche mentre Trump parla della “grave tragedia” prima di passare a un avvertimento sulla violenza da parte di gruppi di sinistra radicale” con scene di disordini e saccheggi. Il team di Trump aggiunge il lavoro che sta svolgendo per una società migliore. “Stiamo lavorando per una società più giusta, ma ciò significa costruire, non abbattere. Unire le mani, non lanciare pugni. Essere solidali, non arrendersi all’ostilità”.

In risposta un portavoce di Twitter dichiara di aver ricevuto una denuncia da un proprietario del copyright di un’immagine presente nel video. Secondo invece Andrew Clark, portavoce della campagna di Trump, la mossa è semplicemente “un promemoria che Twitter sta nuovamente inventando le regole. Il social ha fallito più volte nel spiegare perché le loro regole sembrano applicarsi solo alla campagna di Trump ma non per gli altri. Censurare l’importante messaggio di unità del presidente attorno alle proteste di George Floyd è una sfortunata escalation di questo doppio standard”.

Da quando sono stati segnalati i due tweet di Trump, si sono ripetuti scontri tra il presidente e il social network. Inoltre, nel 2019 Trump è stato accusato di violazione del copyright per aver pubblicato un video in seguito rivendicato dalla rock band Nickelback.

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