PD, Iv e LeU propongono un emandamento del Decreto Rilancio che premi le rottamazioni: sconto di 4000 euro per chi rottama la sua auto per una vettura Euro 6. Se la norma verrà approvata sarà in vigore dal 1° luglio e durerà fino al 31 dicembre.
Il mercato dell’auto è “una delle principali filiere industriali del Paese”. Così si legge nell’emandamento all’articolo 44 del Decreto Rilancio. Una filiera che però è in crisi: i dati riportano un calo del 50% nelle immatricolazioni di nuove vetture rispetto all’anno scorso. In soccorso arriva l’iniziativa di PD, Italia Viva e Liberi e Uguali che apre la strada per un’importante operazione di rottamazione delle vecchie auto. L’idea ricalca le norme passate a firma Romano Prodi ed è stata esplicitata proprio nell’emendamento all’articolo 44, depositato alla camera il 3 giugno.
Se l’operazione sarà approvata, dal 1° luglio scatteranno nuovi incentivi per la rottamazione validi fino al 31 dicembre. Chi rottamerà un veicolo di almeno 10 anni avrà diritto ad uno sconto di 4000 euro (2000 da parte dello Stato e 2000 dal concessionario). Anche senza rottamazione è previsto uno sconto: 2000 euro, di cui 1000 versati dallo Stato e 1000 dal concessionario. La condizione? Per accedere allo sconto è necessario acquistare una nuova vettura Euro 6 con emissioni CO2 superiori a 61g/km.
E nel 2021?
La misura resterà pressoché invariata anche il prossimo anno, con la differenza che i contribuiti di Stato e concessionario saranno dimezzati. Quindi nel 2021 chi desiderasse rottamare la sua auto avrà diritto ad uno sconto di 2000 euro e non più 4000. Ma l’emendamento non dimentica il mercato dell’usato. Chi acquista una vettura usata almeno Euro 5 e rottama un’auto Euro 0,1,2 e 3 godrà dell’esenzione dagli oneri fiscali sul trasferimento dell’autovettura. Inoltre la misura dispone un’aumento del fondo per l’acquisto di auto a basse emissioni di 200 milioni per il 2020 e di 50 milioni per il 2021.
Nuove proposte riguardanti il mondo dei motori arrivano anche da Forza Italia, che ha chiesto la riduzione del peso fiscale per le auto aziendali di nuova immatricolazione. Inoltre FI suggerisce l’istituzione di un fondo di 450 milioni di euro per i veicoli industriali. L’emendamento e le altre proposte si aggiungono alle norme introdotte dal governo per incentivare la sostituzione di auto Euro 0,1,2 e 3 con veicoli elettrici o con emissioni di CO2 inferiori a 60 g/km. In questo modo il tentativo di far ripartire il mercato dell’auto si interseca con la salvaguardia ambientale.