I Professionisti italiani presentano al Governo 10 proposte per per superare la crisi e rimettere in moto l’economia del Paese.
I Professionisti chiedono di essere ascoltati
Nel Corso degli Stati Generali delle Professioni italiane verrà presentato il documento “Manifesto per la rinascita dell’Italia“, contenente le proposte. Il fine è quello di ”dire basta alle discriminazioni nei loro confronti e per ribadire al Governo il loro ruolo economico, sociale e sussidiario”- si legge in una nota. Le proposte, secondo i professionisti, rappresentano dei validissimi spunti di riflessione per apportare delle ulteriori migliorie al Decreto Rilancio. In buona sostanza i professionisti rivendicano il diritto al bonus di 600 senza vincoli e un alleggerimento del carico fiscale ma soprattutto “la pari dignità del lavoro in tutte le sue forme, il riconoscimento concreto dell’essenzialità delle attività esercitate dagli iscritti agli ordini e il rispetto del principio di equiparazione tra attività di impresa e libero professionale, già sancito a livello europeo e nazionale”.
10 punti per ripartire: il “Manifesto per la rinascita dell’Italia”
I 23 ordini rivendicano attenzione e maggiore tutela dal Governo. Attraverso il decalogo per la ripartenza delle attività economiche, i Professionisti italiani vogliono:
garantire il diritto alla salute, alla prevenzione ed alla sicurezza delle cure;
garantire la parità di accesso dei professionisti alle misure di incentivo al lavoro e di sostegno nella fase di emergenza;
rafforzare le misure in materia di politiche di investimento, programmi industriali sostenibili e innovazione;
realizzare un piano credibile di semplificazione normativa;
garantire l’applicazione del principio di sussidiarietà;
ridurre la pressione fiscale;
avviare un Green New Deal per progettare opere innovative e sostenibili e promuovere un fondo per lo sviluppo professionale sostenibile;
avviare un piano di catalogazione dei patrimoni ambientali e culturali del Paese, di riprogettazione e manutenzione, di investimento nella rigenerazione urbana e di mitigazione del rischio sismico e idrogeologico del territorio e delle opere;
valorizzare e tutelare il patrimonio ambientale, artistico, paesaggistico e culturale per nuovi percorsi di crescita;
garantire affidabilità e sicurezza nel settore ict, delle informazioni e delle telecomunicazioni, accelerando un processo di digitalizzazione del Paese.