Il duro sfogo di un ex concorrente del Grande Fratello arriva in maniera del tutto inaspettata: Filippo Nardi, volto della seconda edizione del reality show, rivela di essere disoccupato dopo aver contratto il coronavirus.
Momento difficile per Filippo Nardi, ex concorrente del Grande Fratello e de L’Isola dei famosi che, proprio qualche mese fa, raccontava di aver contratto il coronavirus, ma di non aver mai ricevuto cure. L’ex volto del reality show di Canale 5, infatti, non era riuscito a sottoporsi al tampone per capire se fosse infetto o meno e aveva deciso di rimanere in isolamento durante l’emergenza.
Filippo Nardi e il dramma del coronavirus
“Mi sono ammalato, con febbre, dolori articolari, mancanza di olfatto, in quel periodo quei sintomi non stati riconosciuti come coronavirus – aveva dichiarato in una intervista radiofonica – . Ho chiamato tutti i numeri di assistenza e mi hanno detto: se non ha tosse e mal di gola resti a casa e non si preoccupi. Non ho mangiato per una settimana, sono dimagrito di 8 chili. Ora fisicamente sto bene, emotivamente un po’ meno perché le cose vanno ancora per le lunghe”.
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Filippo Nardi: “Le mie entrate sono a zero”
Le confessioni pubbliche riguardo il virus, però, pare non abbiano giovato alla carriera di Nardi che, ad oggi, ha confessato di essere rimasto senza lavoro e di aver richiesto il bonus da 600 euro per provare a tirare su il suo conto in banca.
Intervistato dal settimanale Nuovo, infatti, Filippo Nardi si è lasciato andare ad un lungo sfogo. “Tutti pensano che noi navighiamo nell’oro ma non è così – ha voluto far sapere – . Ho fatto richiesta per il bonus da 600 euro per le partite iva, ma non è arrivato nulla. Avrei preso volentieri quei soldi perché in questo momento mi sono stati cancellati tutti i lavori e le mie entrate sono a zero”.
La situazione economica di Nardi, dunque, pare essere molto precaria e l’ex gieffino non ha nascosto il desiderio di iniziare a lavorare in qualunque posto, l’importante è riprendere a guadagnare qualche soldo.
“Volevo cercare lavoro a Milano come corriere o nei supermercati, ma non ci sono possibilità – ha fatto sapere – . Salute a parte, il disastro vero comincia adesso, ci sarà chi morirà di fame e non di Coronavirus e purtroppo l’agonia sarà più lenta”.
