Christian Brückner, pedofilo accusato della scomparsa e della probabile morte della piccola Maddie McCann, potrebbe uscire di galera domenica, a seguito dell’appello mosso dai suoi legali contro contro una condanna per stupro del 2019.
Christian Brückner, il presunto assassino di Maddie McCann, la bambina inglese di 3 anni scomparsa (e mai più ritrovata) nel 2007 in Portogallo durante una vacanza con i genitori, potrebbe uscire dal carcere ed essere rimesso in libertà. Questo è quanto riportano i media tedeschi, che parlano di una decisione in appello sul destino del pedofilo ormai in dirittura di arrivo.
L’uomo, oggi quarantatreenne, conta numerosi precedenti per stupro e abusi su minori, oltre che per traffico di droga, e si trova in carcere a seguito dei reati che ha commesso nel corso di ben 25 anni di vita. Tuttavia, per il caso della scomparsa della piccola Madeleine, non sussistono ancora delle prove sufficientemente solide atte a poter incriminare il pedofilo – nonostante il pubblico ministero tedesco si sia detto fiducioso di poter dare finalmente una svolta alle indagini.
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Christian Brückner: una vita fatta di violenza, abusi e droga
L’uomo sta al momento scontando una condanna a 21 mesi per traffico di droga presso una struttura penitenziaria a Kiel, sempre in Germania. Ma lo spaccio e il rapimento di Maddie non sono le uniche accuse che pendono sulla sua testa. Come viene riportato dal The Guardian, infatti, già nel 1994 l’uomo – o meglio, il ragazzino, dato che non era nemmeno maggiorenne all’epoca dei fatti – era stato condannato per abusi sessuali su un minore; mentre il 2005 lo aveva visto coinvolto in un caso di violenza sessuale contro una donna americana di 72 anni a Praia da Luz, in Portogallo. Un reato che gli è costato 7 anni di detenzione.
E ancora, sempre per abusi sessuali su un minore, nel 2017 Christian Brückner era stato arrestato e condannato a 15 mesi di carcere. Finito in seguito a Milano nel 2018, era estradato nello stesso anno sulla base di un mandato di cattura europeo per traffico di sostanze stupefacenti; mentre nel dicembre del 2019 è rimasto coinvolto nello stupro di un cittadino americano, ed è stato condannato a 7 anni di carcere.
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Proprio sull’ultima condanna, però, si stanno muovendo i suoi legali, che nel caso riuscissero a vincere il processo potrebbero permettere a Brückner di tornare in libertà già da domenica – avendo già scontato i due due terzi della pena detentiva per traffico di stupefacenti. Oltre al fatto che, sempre secondo quanto riportano le fonti, per Hans Christian Wolters (il procuratore di Brunschweig) il materiale probatorio raccolto finora per il caso del rapimento della piccola McCann “non è ancora sufficiente per un mandato d’arresto o un’incriminazione“.