Se Maurizio Costanzo ha sempre cercato di dare un po’ di comprensione a Fabrizio Corona, pur stando sempre molto attento a sottolineare quanto l’ex paparazzo abbia sbagliato nel corso della sua non brillante carriera, ora il marito di Maria De Filippi è tornato a parlare dell’argomento.
Complice è stata una diretta che il giornalista ha avuto con Simona Ventura, il cui compagno, Giovanni Terzi, ha da poco intervistato Ivano Chiesa, legale di Fabrizio Corona. È stato Chiesa a spiegare che il prossimo 8 Giugno ci sarà una nuova udienza per Fabrizio Corona, in cui potrebbero essergli inflitti altri nove mesi da scontare, in aggiunta agli altri due anni e mezzi che ancora ha da pagare.
Il commento di Maurizio Costanzo
Proprio su questo argomento è intervenuto il giornalista e marito di Maria De Filippi durante la live con la Ventura: dopo aver detto di aver apprezzato l’articolo di Giovanni Terzi, ha proseguito: “Lui è un ragazzo in parte sfortunato, in parte scriteriato. Io lo ho portato diverse volte in tv. Ha una voglia di farsi del male come non ho mai visto in nessuno. Questa è la storia di un masochista. Dovrebbero farlo uscire…”.
La risposta di Corona
Ovviamente non ci è voluto molto, nell’epoca dei social e della condivisione, prima che le parole di Costanzo arrivassero all’orecchio di Fabrizio Corona, che non ha perso occasione per dare la sua risposta.
LEGGI ANCHE —-> Fabrizio Corona, gira in strada mezzo nudo: l’ex paparazzo sopra le righe
LEGGI ANCHE —-> Fabrizio Corona, grande sofferenza per la condanna | Il messaggio scioccante spiazza il web
L’ex paparazzo, infatti, ha risposto dicendo: “Farsi del male sì, combattere il male anche. Bisogna conoscere la storia vera”. Alle sue parole si uniscono quelle del suo avvocato nella lunga intervista data a Terzi, in cui spiega: “Intanto ha ammesso il fatto di fare uso di sostanze e, già questo, è un fatto profondo. Una volta che lo ha dichiarato, non ha più sgarrato sul tema delle tossicodipendenze ed è sempre stato rigoroso nel rispettare ogni regola. Siamo a un punto di svolta perché questi ulteriori nove mesi sono ingiusti sia da un punto di vista legale sia umano”.