I confini tra Austria e Italia restano chiusi, Vienna: “Decisione non facile”

L’Austria non riapre i confini con l’Italia. Il Ministro degli Esteri austriaco: “Stiamo valutando di aprire il 15 giugno, ma solo per alcune regioni”.

Austria chiude confini con Italia
Alexander Schallenberg – Ministro degli Esteri austriaco

3 giugno: nuove riaperture. Oltre agli spostamenti tra regioni, l’Italia ha reso possibile anche i viaggi all’estero. Purtroppo però viaggiare è ancora problematico per gli italiani, che potrebbero non essere accettati al confine con gli altri Stati. E’ il caso dell‘Austria, che apre le sue porte a sette paesi confinanti, ma non all’Italia.

“Questa non è una decisione contro l’Italia, che è un paese partner e amico” – spiega da Vienna il Ministro degli Esteri Alexander Schallenberg in un’intervista esclusiva de Il Corriere. Per gli Italiani il confine con l’Austria sarà off-limits almeno fino al 15 giugno. “Lavoriamo senza sosta e pensiamo di poter fare un annuncio già nella prossima settimana. Il 15 giugno non è escluso, ma non posso ancora confermarlo. Stiamo discutendo con il ministero della Salute per trovare una posizione comune” – afferma Schallenberg.

Il Ministro degli Esteri austriaco commenta anche la possibilità, proposta dalle autorità di Bolzano, di adottare un approccio regionale. L’idea è quella di aprire i confini solo ad alcune regioni italiane, quelle che godono di un basso tasso di contagiosità, come appunto Bolzano. Il Ministro insiste però nel dire che l’accordo tra singole regioni italiane e l’Austria “non è ancora finalizzato”. E aggiunge: “Quella odierna non è una decisione finale. Francamente, abbiamo interesse a riaprire la nostra frontiera meridionale. Ci sono molti austriaci che vogliono visitare l’Italia e molte famiglie austro-italiane che desiderano essere riunite”.

Il Ministro si esprime anche sulla delusione del Governo italiano rispetto la decisione austriaca di tener chiusi i confini con il Belpaese. “Per noi non è stata una decisione facile. – afferma Schallenberg – Vogliamo riaprire le frontiere con l’Italia appena i numeri lo renderanno sicuro“. Dunque a trattenere Vienna sulle riaperture dei confini è la sicurezza, una sicurezza che molte regioni di Italia non possono ancora garantire. La paura per una nuova impennata di contagi è forte, motivo per cui il ministero degli esteri austriaco ha deciso di essere prudente.

A proposito del Recovery Act

Nell’intervista si parla anche di misure europee. L’Austria è uno dei quattro paesi (insieme ad Olanda, Danimarca e Svezia) che non ha accettato il Recovery Act. Il piano di aiuti economici per 750 miliari proposto dalla Commissione europea come supporto ai paesi in difficoltà dopo il Covid non è stato gradito in Austria, che preferirebbe invece un piano di presiti. La decisione di dire no al Recovery Act è costata ai quattro Stati la definizione di “paesi frugali”. Il Ministro austriaco non ha dubbi sulla necessità di aiutare i paesi europei, ma nutre molte perplessità sulle modalità proposte dalla Commissione. “per noi è importante che il Recovery Fund sia limitato nel tempo. Alla fine dovrà esserci un compromesso accettabile per tutti” – sostiene Schallenberg.

Certo però il tempo stringe: la crisi economica ha colpito duramente molti paesi europei che sono prossimi al collasso. Su questo punto il Ministro commenta: “Ecco perché vogliamo fornire aiuti d’emergenza rapidamente attraverso prestiti“. Inoltre Schallenberg ci tiene a sottolineare che la linea adottata dai quattro paesi frugali non vuole essere contro l’Europa e che l’Austria è pronta a fare la sua parte nella ripartenza dell’Unione dopo il Covid. “Riconosciamo il nostro dovere di solidarietà e daremo solidarietà. C’è un Consiglio europeo il 19 giugno e lì avrà luogo una prima discussione” – ha concluso.

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