Matteo Renzi giura fedeltà al governo Conte: “Lunga vita al premier e a questi ministri. Non ci saranno rimpasti, torneremo a votare nel 2023 e l’Italia ce la farà a superare questa crisi”
Lunga vita al governo Conte, lo dice a chiare lettere Matteo Renzi presentando il suo ultimo libro ‘La mossa del cavallo’ in conferenza stampa. “Voglio dire chiaramente qual è il nostro pensiero. Voteremo nel 2023, c’è bisogno di rimettere mano alle regole del gioco per una leadership del Paese consolidata sulla base del voto. Se ciò non accade, la legittimazione rischia di passare per la democrazia sondaggistica e vince chi è più popolare nei sondaggi”.
Alla presenza, tra gli altri, delle ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti ha toccato anche l’argomento rimpasto, venuto alla ribalta nelle ultime settimane, condite di frizioni con Pd e M5S. “No, non mi metto a parlarne di rimpasti – dice ancora Matteo Renzi -, è il passato. Il rimpasto non è la mossa del cavallo, crediamo si possa fare un percorso fino al 2023 per il bene del paese”.
E la crisi? Secondo Renzi servirà una profonda stagione di riforme, con il nostro paese chiamato ad una sfida molto impegnativa. “L’Italia ce la può fare, ce la farà, ce la deve fare. Si può utilizzare il post coronavirus come la più straordinaria opportunità per rimettersi in carreggiata”, dice Matteo Renzi, aggiungendo che “le riforme saranno il passo che ci deve accompagnare”.
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Revoca concessione ad Autostrade, Renzi resta scettico
Nelle ultime ore Renzi ha risposto anche ad alcune domande su uno dei temi più spinosi: la revoca della concessione ad autostrade. Qui si gioca una delle partite più importanti per il M5S, da sempre battagliero sull’argomento. “Sulla revoca concessione ad Aspi – spiega il leader di Italia Viva – onestamente la vedo più difficile di Conte”. “Forse – aggiunge – la revoca delle concessioni a Autostrade è più difficile di quanto sia stata fatta ieri da Conte. Non a caso si è fatto prima il ponte che la revoca. Comunque, e ci tengo a ribadirlo agli amici della maggioranza, resta la nostra disponibilità a lavorare insieme per una soluzione”.
“Non è più tempo di bluff – conclude tornando sul tema riforme – torneremo a chiederci se abbia un senso che l’Italia rimanga un paese in cui ogni decisione viene sottoposta ad almeno un duplice passaggio parlamentare. E un paese in cui si danno due voti di fiducia, mentre rimane preclusa la possibilità di un nesso fra la tornata elettorale e l’espressione del capo del governo. E’ il momento della Grande Riforma delle Istituzioni”