Tra i conduttori più apprezzati e conosciuti del mondo dello spettacolo nostrano, Gerry Scotti ha deciso di dire la verità sul vitalizio.
Nel 1987 Gerry Scotti (scopri la sua carriera) ha intrapreso la propria attività politica all’interno del PSI. Un’esperienza che è durata poco, ma in seguito alla quale gli viene comunque assegnato il vitalizio che il conduttore ha confessato di non volere. A tal proposito Gerry Scotti qualche tempo fa ha dichiarato: “Mi affidarono le questioni giovanili e io cominciai a tempestare la Camera di proposte: rimasero tutte inascoltate“. Nel 2014 Gerry Scotti ha anche chiesto a Matteo Renzi, all’epoca premier, di aiutarlo a trovare un modo per potervi rinunciare. “Ha detto che ci pensava lui. Disse ‘Ci penso io, stai sereno!’ Poi è sparito, adesso non so più a chi telefonare”.
Per poi aggiungere: “Però mi ha detto che prima o poi si attuerà un provvedimento per cui chi vuole rinunciarci dovrà solo firmare la rinuncia, punto e basta. Tutti mi hanno detto: “Che te frega, tienitelo”. Vorrei che mi si dia la possibilità di rinunciare, il problema è che tutti gli altri non sono d’accordo, e ce ne sono di miliardari in pensione”. Dell’incontro fra Matteo Renzi e Gerry Scotti se ne è parlato qualche tempo fa anche a Porta a Porta. Bruno Vespa, infatti, chiese del vitalizio del conduttore a Renzi e quest’ultimo rispose: “Troveremo il modo di accontentarlo, ma è il segnale di una persona che si rende conto che anche il piccolo contributo personale è giusto”.
Intervistato da Alfonso Signorini su Radio Monte Carlo, Gerry Scotti aveva poi dichiarato: “Io vorrei che si desse uno strumento a tutte le persone che hanno avuto a che fare con incarichi di Stato, per la Repubblica, e che vogliano rinunciare alla propria indennità nel momento in cui spetterà loro, semplicemente attraverso una firma”. Per poi aggiungere: ““Io spero che da qui a là – nel mio caso 8 anni – me ne diano lo strumento. Sai, Renzi mi ha detto “Ce ne occuperemo”, ma nel frattempo ha visto il papa, ha visto Obama, gente un po’ più importante di me”.
A quanto pare, quindi, al momento non esiste un modo per poter rifiutare il vitalizio e per questo motivo Gerry Scotti ha deciso di voler devolvere i 1400 euro ad un ente benefico. In particolare alle “famiglie dei caduti nell’adempimento del proprio lavoro, a tutti quelli che hanno avuto un papà, un fratello, un figlio che facendo il proprio lavoro ci ha lasciato le penne“.
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