Fedez cambia mestiere: il cantante pronto a lasciare la musica?

Nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere della Sera Fedez ha parlato del suo futuro da imprenditore digitale per poter aiutare i giovani.

Fedez e il futuro da imprenditore digitale

In una lunga intervista al Corriere della Sera Fedez ha parlato del suo futuro e a tal proposito al Corriere della Sera ha dichiarato: “Continuerò a fare il mio lavoro e avrò anche degli interlocutori finanziari ai quali spiegherò quale linguaggio digitale usare, ma non mi trasformerò in un direttore di banca. Credo che incentivare i giovani e dare loro la possibilità di non fuggire all’estero sarà una priorità di tutti”. Per poi aggiungere: “Il mio futuro sarà da imprenditore, ma continuerò a far musica finché sentirò l’esigenza di esprimermi: per ora c’è ed è viva più che mai. L’idea di dare opportunità a giovani talenti mi stimola molto: durante la quarantena ho conosciuto un’artista emergente che grazie al lavoro fatto insieme è passata da 200 mila a 1 milione di ascolti mensili su Spotify”.

Sempre nel corso dell’intervista Fedez ha dichiarato: “Provengo da una famiglia molto umile, mio padre era magazziniere e mia madre disoccupata. Ho costruito tutto da solo e non ho mai fatto il passo più lungo della gamba: ho sempre reinvestito senza dover chiedere finanziamenti, ma di sicuro un ragazzo che vuole fare l’imprenditore ha bisogno di aiuto”.

Il mondo dello spettacolo e il coronavirus

Inevitabile, poi, un commento sulle maestranze dello spettacolo, con molti colpiti dall’impatto sul settore dell’emergenza coronavirus. In tal senso il marito di Chiara Ferragni ha affermato: “I settori da curare meglio? Le maestranze che lavorano ai concerti saranno colpite fortemente dopo il Covid-19 e ho in testa un progetto che possa aiutare tutti gli operatori del settore, dagli operai ai tecnici delle luci. Professionisti che sono destinati a rimanere fermi per almeno un anno. La soluzione sta ancora una volta nella creatività: bisogna creare eventi post Covid-19 che convivano con le misure imposte dalla pandemia. Si tratta di concerti che non porteranno denaro agli artisti. Vorrà dire cantare in location ristrette, ma chi aveva già in mente delle date negli stadi mi auguro che si presti a queste iniziative”.

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Per poi concludere: “Se i social sono il futuro? Non so chi dice che stia finendo, ma mi preoccuperei più di altre realtà che stanno soffrendo. Se fossi proprietario di una rete televisiva cercherei di stare al passo con i tempi. Da imprenditore oggi investirei sul digitale. La televisione deve cercare di innovarsi: non è diversa da quella di vent’anni fa, c’è qualcosa che non torna”.