Sono 8 i latitanti arrestati a Santo Domingo ed estradati in Italia. L’operazione doveva concludersi a marzo, ma ha subito un notevole rallentamento a causa dell’emergenza coronavirus. Gli 8 estradati sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di droga e bancarotta fraudolenta.
Sono rientrati in Italia gli otto latitanti arrestati nei mesi scorsi a Santo Domingo. Erano stati estradati nel nostro Paese e, finalmente, l’operazione ha potuto giungere a compimento: il volo è atterrato a Fiumicino all’alba. L’intera operazione è stata coordinata dal Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip) guidati dal direttore della Polizia criminale Vittorio Rizzi. Gli 8 criminali avrebbero dovuto atterrare sul territorio nazionale già a marzo, ma la data è slittata di diversi mesi a causa dell’emergenza da coronavirus, che ne ha ritardato il trasferimento.
LEGGI ANCHE -> Coronavirus, Zampa: “Ora si entra in Italia da qualsiasi paese”
Si tratta, più nello specifico, di 7 uomini e una donna accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, truffe agli anziani, traffico internazionale di droga e bancarotta fraudolenta. Molti i capi di imputazione, e molti gli anni di carcere: le pene di reclusione oscillano dai 4 anni ai 13 anni. Si tratta dell’ultimo atto dopo mesi di indagine che ha visto il coordinamento tra la sezione italiana e quella di Santo Domingo dell’Interpol.