La polemica generata da alcuni tweet tra Cathy Yan, la regista di Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quiin e la youtuber Grace Randolph.
Sono bastati pochissimi tweet qualche giorno fa, per scatenare un caos sul web che ha investito alcuni nomi molto noti del panorama cinematografico di Hollywood. Cerchiamo di capire nel dettaglio cosa sia accaduto tra Cathy Yan, David Ayer e non solo. Ma soprattutto cerchiamo di capire chi sia stato a lanciare questa ‘pietra dello scandalo’ che ha alimentato discussioni.
La scintilla che ha appiccato questo incendio social è stato un messaggio scritto dalla regista Yan a favore del collega Ayer, per le vicissitudini legate alla post-produzione che lo hanno visto protagonista per il film Suicide Squad. (“Mi dispiace che ti sia capitato tutto questo, David. Capisco il dolore.”) Potrete vedere il tweet in questione a metà pagina.
La youtuber Grace Randolph conosciuta del giro per essere considerata colei che offre scoop e spoiler sui film di prossima uscita, non ha perso l’occasione di commentare il post di Ayer. A quel punto, la regista già scottata in precedenza da alcune illazioni sul film Birds of Prey, non è riuscita a tenere a bada le dita ed è iniziato un botta e risposta tra le due.
Al centro della questione, i vecchi dissapori causati da una notizia che poi è stata prontamente smentita dallo staff di chi ha lavorato al film, oltre alla regista Yan. A quanto pare, Roman Sionis interpretato da Ewan McGregor era intenzionato a recuperare delle foto osè nascoste nel diamante di Ella Jay Basco, che poi come sappiamo, aveva ingoiato. Questa illazione, venne ripresa in tutto il mondo, creando delle fortissime polemiche e accuse di pedofilia, inesistenti.
Il pubblico del web, notifica dopo notifica è stato testimone di un duro scontro tra le due donne, che non se le sono mandate a dire. Senza mezzi termini sono stati messi in dubbio valori come integrità, professionalità ed etica a favore di un maggiore richiamo mediatico, basato su frasi e notizie non veritiere.
Tra i tweet più ‘ spinosi’ quello di Cathy Yan, dopo l’ennesimo attacco: “Scusami, non hai idea di quello che dici. È affascinante che tu ti permetta di farlo visto che non hai lavorato al film in alcun modo.”
Di conseguenza la giornalista ha scritto: “Nessun giornalista lavora a un film, sono due lavori diversi. Tutto ciò che ho riportato è di dominio pubblico grazie a molte fonti interne. Ho semplicemente dato risalto. Ho recensito molto bene il tuo film e ho detto che ha un forte pubblico di appassionati. Non dovrebbero esserci problemi.
Nonostante il messaggio fintamente pacifico della youtuber, la regista senza girarci intorno ha scritto: ” Ti ringrazio per il supporto, ma non ci sono mai state foto del pene di nessuno. Mettere in giro voci sulla pedofilia non è giornalismo. È solo gossip, te lo dico perché ero una giornalista.”
Tralasciando frasi sulle dimensioni dell’arnese del protagonista, tra l’altro di dubbio gusto e non professionali in alcun modo, i continui tweet tra le due hanno continuato per un altro po’ fino a dire, a dire nuovamente, che non ci sono mai state riprese compromettenti in tal senso.
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