Landini, “Bloccare i licenziamenti o sarà crisi sociale”

Il segretario della Cgil, Maurzio Landini, ha rilasciato un’intervista in cui dichiara l’importanza di un blocco dei licenziamenti e di un maggior sostegno

Landini
(Photo by Andreas SOLARO / AFP) (Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

“E’ necessario un contratto sociale. Fatto con il governo e tutte le parti, senza aspettare settembre. E’ centrale il rinnovo dei contratti di lavoro. Mentre aumentano le disuguaglianze e il rischio di rivolta sociale, un vaccino che servirebbe è per un lavoro stabile che si opponga alla precarietà”.

Con queste parole il segretario della Cgil, Maurizio Landini, spiega in un’intervista la necessità di interventi sul lavoro per evitare una crisi sociale. Aggiunge il rinnovo dei contratti nazionali di lavoro e di portare avanti il blocco dei licenziamenti e il sostegno alla capitalizzazione delle imprese, ritenute fondamentali durante il periodo di emergenza. “La situazione è difficile. Nemmeno in queste settimane era escluso che esplodesse la rabbia sociale. Per questo, si deve progettare e cambiare in modo responsabile”.

Sono molti i posti di lavoro a rischio, la Confindustria ha parlato di un milione di persone che rischiano quando non ci sarà più il sostegno che scade alla fine di agosto.In merito Landini ritiene che debbano essere prolungati gli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti “programmando poi gli investimenti, allungando le coperture per le imprese e rinviando la data dei licenziamenti. Già in giugno lo si può fare migliorando il decreto Rilancio nella discussione parlamentare. Non è il momento delle minacce – chiarisce – è il tempo in cui avere l’umiltà di fare i conti con una realtà che è andata oltre ciò che si immaginava.”

Non si può togliere la speranza e per fare questo, secondo il segretario, si deve cambiare il modello economico. E’ tempo di prendersi le proprie responsabilità e “dobbiamo essere consapevoli, ognuno deve fare la sua parte”.

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