Di Maio:”siamo pronti a chiudere le frontiere a chi non ci rispetta”

Di Maio:”siamo pronti a chiudere le frontiere a chi non ci rispetta”

Italy's Foreign Minister Luigi Di Maio waves at the start of the new Cabinet's first meeting, on September 5, 2019 at Palazzo Chigi in Rome. - Prime Minister Giuseppe Conte on September 4 unveiled Italy's new government, a coalition of the anti-establishment Five Star Movement (M5S) and centre-left Democratic Party (PD). Conte, who remains at the helm after 14 months at the head of the outgoing populist government, presented 21 new ministers to be sworn in on September 5. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP) (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

E’ quanto afferma il ministro degli esteri Luigi di Maio in merito alla chiusura delle frontiere per gli italiani, annunciata da alcuni Paesi. “La partita si aprirà il 3 giugno – spiega in un’intervista al Corriere della Sera – perché andare a trattare con uno Stato estero mentre noi abbiamo ancora delle regole restrittive è complicato”.

 (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

Crede nell’Europa, il ministro degli Esteri che è pronto a dialogare con i Paesi dell’Unione europea per riaprire le frontiere.” Crediamo nella collaborazione ma anche nella reciprocità. È lo spirito che porterò nei miei viaggi in Germania, Slovenia e Grecia”, afferma Luigi Di Maio. Non vuole fare polemiche ma sottolinea che se dovesse trovare le porte chiuse da parte di qualche Paese, sarà costretto a comportarsi di conseguenza. “Davanti ai personalismi la porta la chiuderemo anche noi”. Di Maio cerca un dialogo costruttivo, vuole complicità ma non è sicuro di riuscire a trovarla in tutti i Paesi come spera. “Con il collega tedesco Mass i rapporti sono ottimi, il 5 andrò a Berlino per discutere di Libia e flussi turistici. Di fronte alle nostre preoccupazioni su presunti corridoi sulla base di accordi bilaterali, la Germania ci ha rassicurato”.

Di Maio: “Se qualcuno è restio alle riaperture noi risponderemo”

Si recherà anche in Grecia il ministro, per mostrare la reale situazione epidemiologica dell’Italia. Nessun Paese però dovrebbe assumere decisioni individuali altrimenti non ci sarà collaborazione. Sull’appello di Zingaretti per un clima di concordia nazionale risponde: “lo chiedo da settimane. Sono d’accordo, non è questo il momento delle polemiche. Il Paese non merita un clima perenne da campagna elettorale”. Non risponde direttamente alla domanda sull’accordo definitivo tra Pd e Movimento ma lascia intendere uno spiraglio. “Con il ministro Franceschini andiamo molto d’accordo e l’esecutivo sta lavorando bene. Ovviamente ogni caso è a sé. Ora è importante concentrarsi sul presente”, conclude Di Maio a fine intervista.