Un’operazione dei carabinieri di Treviso ha sgominato e arrestato una banda di criminali in Veneto, Toscana e Liguria. La banda effettuava assalti bancomat. Sono 5 gli arresti.
E’ stata scovata e arrestata la banda autrice di numerosi assalti bancomat di banche e uffici postali in diverse regioni italiane. Sono stati 5 gli arresti e 18 le perquisizioni, spalmate tra Veneto, Toscana e Liguria. A effettuare gli arresti sono stati i carabinieri di Treviso, seguendo i provvedimenti emessi dalla procura di Padova. L’emissione della misura cautelare è avvenuta a seguito di un’inchiesta iniziata lo scorso febbraio, volta a cercare prove del coinvolgimento degli indagati nei colpi segnalati in diverse province: Firenze, Pisa, La Spezia e Massa Carrara. Queste prove, a quanto pare, sono state trovate, e gli autori degli assalti sono stati inchiodati. L’attuazione delle misure cautelari ha invece coinvolto soprattutto le province di Treviso e Pistoia. Le accuse? Sono, a vario titolo, di furto aggravato, riciclaggio, detenzione e porto d’armi da fuoco ed esplosivo. Un giornale locale di Lucca fa sapere che nell’operazione, che è sfociata in diverse perquisizioni, sono state impegnate diverse decine di carabinieri delle Regioni Toscana, Veneto, Lombardia e Liguria. Richiesto anche l’ausilio di un elicottero e molte unità cinofile.
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Intanto, proprio qualche giorno fa, precisamente il 30 maggio, anche il sud Italia ha registrato un assalto di particolare importanza a un bancomat. E’ quanto avvenuto a San Paolo Civitate, in provincia di Foggia. I criminali avrebbero fatto esplodere uno sportello del bancomat della filiale Credem. Così facendo, avrebbero portato via la cassetta contenente il denaro, il cui ammontare è in corso di quantificazione.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, le dinamiche sarebbero state queste: quattro malviventi sono arrivati sul posto a bordo di un’auto e hanno piazzato un ordigno nello sportello automatico. L’esplosione dell’ordigno ha provocato un forte boato e danni all’edificio della filiale. Poi la cassetta contenente denaro sarebbe stata caricata su un furgoncino. Intanto le indagini proseguono per sciogliere gli ultimi nodi rimasti: i carabinieri visioneranno da cima a fondo i filmati delle telecamere di videosorveglianza.