Il leader di Fratelli d’Italia rivela di aver ricevuto il ‘no’ alla manifestazione del 2 giugno dopo averlo saputo dai giornalisti. “Volevamo solo deporre una corona di fiori”, dice la Meloni.
Giorgia Meloni torna a scagliarsi contro Giuseppe Conte e tutto il Governo. Questa volta, l’oggetto del contendere riguarda il divieto, nei confronti di Fratelli d’Italia e Lega, di manifestare a Roma il prossimo 2 giugno. I due partiti dell’opposizione, guidati per l’appunto dalla Meloni e da Salvini, avevano deciso di scendere in piazza, inizialmente con l’intento di manifestare contro l’attuale esecutivo guidato da Conte. Tuttavia il Ministero della Difesa ha negato la possibilità di effettuare questa discesa in piazza, con la motivazione di una “impossibilità tecnica”.
La Meloni non ci sta, e con un lungo post su Facebook passa al contrattacco. Elencando come sono andate le cose e partendo dalla richiesta originaria di Fratelli d’Italia e Lega nei confronti delle istituzioni. “Per il 2 giugno abbiamo organizzato una manifestazione come centrodestra non lontano dall’Altare della Patria. Trattandosi della Festa della Repubblica – prosegue la Meloni – , una ricorrenza che rappresenta tutti gli italiani, abbiamo pensato fosse giusto deporre una corona d’alloro al Milite Ignoto. Abbiamo presentato la richiesta al Ministero competente, che l’ha inoltrata a Palazzo Chigi”.
Leggi anche -> Sanatoria migranti, Lega: “Sciagura voluta dal governo, daremo battaglia”
Leggi anche -> Ricciardi, Oms: “Il virus è ancora intenso, in Lombardia ci vuole prudenza”
Ma dopo la richiesta presentata al ministero della Difesa, iniziano i problemi. “Alle 18 di oggi – scrive la Meloni, riferendosi a ieri – apprendiamo DAI GIORNALI che la richiesta è stata rifiutata. Qualcuno da Palazzo Chigi si è messo a chiamare tutti i giornalisti per raccontare che la richiesta era stata rifiutata perché la deposizione di fiori era considerata irrispettosa del Presidente della Repubblica che già la depone in rappresentanza di tutti”. Di fatto, il ministero della Difesa si era opposto alla manifestazione dei partiti di centro-destra, ma la gravita della situazione secondo la Meloni è un’altra.
Leggi anche -> Corteo gilet arancioni, folla e niente mascherine: denunciato Pappalardo
“Quando i giornalisti avvertiti hanno cominciato a chiamarci noi non sapevamo nulla perché ancora attendevamo una risposta”, ha svelato il leader di Fratelli d’Italia. Di fatto, la comunicazione ai partiti da parte del Ministero è arrivata alle 20. “Si è pensato che anche questo nostro gesto fosse un’occasione per fare propaganda contro di noi – prosegue la Meloni – . Perciò lo staff del premier ha passato il pomeriggio a chiamare tutti i giornali per raccontare una versione che serviva a screditarci, senza che nessuno avesse mai parlato della questione con noi”.
“Questi sono i metodi di palazzo Chigi ai tempi della gestione Conte/Casalino. Nessun rispetto, nessuna lealtà, nessuna regola. Solo l’utilizzo estremo delle istituzioni – conclude la politica romana – come fossero uno zerbino. Vergogna”.