Manifestazione a Roma, “il virus è un trucco”: in 200 contro la crisi da Coronavirus

Manifestazione questa mattina a Roma, con 200 dimostranti che hanno alzato la voce contro il governo e la crisi da coronavirus – al suon di “il virus è un trucco”. A bloccarli le forze dell’ordine, che li hanno fatti allontanare dal centro.

Una manifestazione non preavvisata ha preso forma al centro di Roma, questa mattina di sabato 30 maggio. Secondo quanto si apprende dall’ANSA, sarebbero circa 200 le persone che hanno raggiunto piazza Venezia, con l’intenzione di andare a Montecitorio. Sul posto sono immediatamente giunte le forze dell’ordine, che hanno contenuto la calca di protestanti.

La manifestazione si è sviluppata a seguito dell’adesione della “Marcia su Roma” già promossa sui social, e che si è mossa contro la pandemia di coronavirus che ha messo in ginocchio il mondo intero. Perché per i manifestanti “il virus è solo un trucco per inventare la crisi”.

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ll Coronavirus “è solo un trucco”: manifestazione a Roma

“Il virus è un trucco per inventare la crisi”, urlano i manifestanti arrivati a piazza Venezia ma rimasti contenuti dai cordoni della Polizia, volti a blindare l’accesso delle strade verso Montecitorio. Blindati all’inizio di Via del Corso, i protestanti hanno organizzato un sit in al centro dell’incrocio, senza creare incidenti ma alzando per qualche attimo il clima di tensione.

Alcuni di loro, infatti, si sono avvicinati con le braccia alzate al cordone delle forze dell’ordine, preparato in tenuta antisommossa e intento a sbarrare la strada. “Qui c’è gente che non mangia. C’è gente che non prende lo stipendio da 4 mesi. Abbiamo fame”, spiegano alcuni protestanti, alcuni avvolti nella bandiera tricolore. E gridano, ancora: “Questo è regime, abbiamo i nostri diritti. Non potete farci questo”.

Secondo quanto si apprende, gran parte dei dimostranti apparterrebbe alla file di estrema destra, scesi in piazza per protestare contro il Governo indossando delle magliette con scritto “Marcia su Roma”. Tra di loro ci sarebbero “anche anche i rappresentanti di Casapound”, spiega uno dei portavoce del gruppo mentre porta il megafono alla bocca.  Lo stesso che poi prosegue: “Al governo vogliamo dire che il virus è un cavallo di Troia, non esiste, e per questo molti oggi non indossano la mascherina. Ci stanno facendo fallire, Non so quale sia il loro disegno politico, vogliono rifare le regole sociali.‎ Vogliono confinarci e schedarci tutti”.

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Il gruppo di manifestanti, da cui sono partiti slogan come “libertà libertà”e l’Inno di Mameli, è stato respinto dalle forze dell’ordine e obbligato ad allontanarsi dal centro. Seguendo quindi le manovre degli agenti e dei carabinieri, i dimostranti si sono spostati verso il lungotevere, presidiando i vicoli e paralizzando il traffico, con alcuni automobilisti rimasti bloccati.